A Napoli traghetti a rischio

NAPOLI – Il presidente dell’ACAP (Associazione Cabotaggio Armatori Partenopei) Nicola D’Abundo, ha inviato al ministro dei Trasporti onorevole Altero Matteoli, ai responsabili dei ministeri competenti, al presidente della Giunta Regionale Campana, all’assessore ai Trasporti della Regione, ai sindaci delle isole di Capri, Ischia e Procida, al prefetto di Napoli ed alle organizzazioni sindacali, una lunghissima nota in cui si evidenzia agli enti interessati la mancata proroga degli sgravi contributivi per l’anno 2010 relativi alle misure anti-crisi.

L’ACAP, associazione che riunisce gli armatori che effettuano l’80% dei collegamenti marittimi nella Regione Campania, con una flotta di circa 70 unità navali e che dà occupazione ad oltre mille marittimi, nonostante la grave crisi economica in corso, è costretta ad annunciare lo stop dei servizi visto che non è stata inserita nel Decreto approvato il 25 marzo 2010, la norma che ripristina gli sgravi contributivi alle società che operano nel settore, nonostante le rassicurazioni ricevute dagli uffici ministeriali competenti. “Sgravi essenziali – dice D’Abundo – che vengono già concessi alle grandi navi, in particolare quelle da crociera, che imbarcano centinaia di marittimi non italiani, e nonostante ciò godono degli sgravi contributivi nella misura del 100%. Vantaggi invece di cui non godono le società che effettuano il cabotaggio entro le cento miglia dalla costa, e che sono fortemente legate al territorio, impiegando tra l’altro marittimi esclusivamente di nazionalità italiana e che provocano benessere economico anche all’indotto che vi gravita intorno”.

In conclusione le compagnie di navigazione aderenti all’ACAP saranno costrette a cessare o ridurre drasticamente i propri servizi – dice la nota – con ripercussioni negative sia per il livello occupazionale, che per tutto il comparto turistico e la mobilità per le isole. L’ACAP quindi invita il ministero dei Trasporti a convocare ad horas un tavolo di confronto per verificare la possibilità di interventi urgenti del Governo per riconoscere alle compagnie di cabotaggio il diritto agli sgravi contributivi per i marittimi imbarcati sulle loro navi. Un intervento fondamentale per garantire alle società armatrici di operare in condizioni di competitività sia con le aziende comunitarie, che con le società armatrici di navi iscritte ai registri internazionali, che godono degli sgravi contributivi negati invece agli aderenti all’Associazione Cabotaggio Armatori Partenopei. “Se la nostra richiesta sarà vanificata – conclude la nota – ci duole comunicare che a decorrere dal 15 aprile prossimo venturo le aziende associate all’Acap “saranno costrette ad avviare iniziative che avranno come conseguenza la sospensione dei servizi”.

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