La Spezia fa il record nella crescita dei Teu

Il presidente dell’Authority lancia anche la proposta di un unico “sistema portuale” dell’Alto Tirreno che comprenda l’arco da Livorno al Golfo dei Poeti – I collegamenti con il Nord

Lorenzo Forcieri

LA SPEZIA – Lorenzo Forcieri, presidente della Port Authority spezzina, ha buon diritto ad essere orgoglioso: il suo primo anno di mandato si è chiuso con incrementi record dei traffici del suo porto, ma anche con una serie di idee nuove che riportano lo scalo ligure tra i primi in Italia come valore di iniziative. Nella conferenza stampa in cui ha annunciato risultati e idee, il presidente ha tra l’altro lanciato una proposta, che a quanto pare sta già mettendo le gambe con incontri e consultazioni dirette: un “sistema dei porti dell’alto Tirreno, tra la Liguria e la Toscana, per rispondere insieme alle sfide del mercato globale”.

Forcieri ha riferito di aver già avuto incontri anche con l’Authority di Livorno, in un primo abboccamento a Marina di Carrara: porto quest’ultimo che non da oggi si è candidato a fare da cerniera tra il sistema livornese e quello spezzino.

Intendiamoci: le buone intenzioni sono importanti, ma di buone intenzioni – dice un vecchio adagio – è lastricata la strada per l’Inferno. E pensare che Livorno e La Spezia possano costituire un unico sistema non concorrenziale tra i due porti ma semmai competitivo con i porti del Nord Europa – così lo vede Forcieri – ha molto dell’utopico, specie alla luce della storia recente. Non sono riusciti a far sistema – ed è tutto dire – nemmeno le due realtà terminaliste del Tdt e del Lstc, che pure appartengono allo stesso gruppo internazionale di Contship-Eurogate. Ma c’è chi replica – e Forcieri evidentemente è tra questi – che c’è sempre una prima volta e bisognerà pure diventare grandi, ossia adulti, e collaborare per non essere spazzati via.

La Spezia qualche numero per proporsi come capofila in effetti ce l’ha. Nel primo periodo del 2010, ancora in piena crisi recessiva per tutti i porti del mondo, ha messo in carniere un aumento del 18,1% dei traffici containers sfiorando i 500 mila Teu. Come percentuale ha fatto meglio non solo di Genova, che vanta un +10,5%, ma anche di Singapore (+10,5%) e di Hong Kong (+15,5%). Non si tratta di un’impennata fine a se stessa. Forcieri ha ricordato che in maggio l’aumento del traffico container a La Spezia è stato addirittura del 28,2% rispetto allo stesso mese del 2009. Ed ha attribuito il successo, almeno in parte, anche alle iniziative per facilitare le pratiche burocratiche, la velocizzazione della dogana, una regia condivisa delle scelte operative. Due le filosofie portanti per il prossimo futuro: collegamenti cargo più veloci con il nord Italia e il nord Europa (il sogno del Ti.Bre.) e il piano regolatore portuale con il totale riassetto del waterfront. Non dimenticando le vocazioni turistiche e nautiche dell’intero Golfo dei Poeti.

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