Incentivi subito “bruciati”
Nessuna sostanziale incidenza su un mercato che ha pesantemente subito la crisi
ROMA – Un pizzico di speranza per i singoli utenti, qualcosa di più per i cantieri più pronti a saltare sull’occasione: è il risultato della seconda tranche di incentivi ai consumi che il ministero dello Sviluppo Economico aveva rilanciato poco meno di un mese fa, rastrellando le somme residue dalla prima tranche, e con ordine di priorità sulla base delle domande già avanzate.
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In campo nautico, la parte del leone l’hanno fatta i cantieri, con ben 20,7 milioni di euro per realizzare stampi di imbarcazioni da diporto. Lo sperato supporto alla vendita di motori fuoribordo di piccola e media potenza e caratteristiche ecologiche – 4 tempi o 2 tempi a iniezione – si è ridotto a ben poca cosa: meno di 1 milione e 400 mila euro, molto meno – per fare un esempio – di quanto erogato per le cucine componibili o le lavastoviglie. Tra l’altro molti del settore lamentano anche che i contributi assegnati nella prima tranche dell’operazione, prima dell’estate, in parte non sono stati ancora erogati ed hanno quindi rappresentato un onere supplementare per gli operatori.
A fronte di una stagione nautica che ha segnato cadute verticali del mercato – si parla di un 30% in meno in termini di valori economici, ma con distribuzione disuguale secondo i comparti, e con crisi più accentuata nel settore delle medie e piccole imbarcazioni – quella che si prospetta per il 2011 non sembra alimentare speranze migliori, anche se sono in corso di studio campagne di incentivi da parte dei produttori e dei rivenditori. Ma una cosa appare chiara: senza una politica mirata alla crescita del turismo nautico, e alla creazione di strutture “low cost” per la piccola nautica, i tempi rimarranno duri ancora per molto.
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