Dall’assemblea di Confitarma grido di dolore dello shipping

Gli interventi dopo la relazione di apertura del presidente d’Amico – Il peso delle imposte superato dalla burocrazia ossessiva e penalizzante – Il convegno dei giovani armatori

Paolo d'Amico

ROMA – Lo scenario nel quale si muove lo shipping italiano: un quadro che Paolo d’Amico, presidente di Confitarma, ha illustrato giovedì scorso all’assemblea annuale della confederazione, presente come sempre il Gotha dell’armamento e un folto stuolo di imprenditori del settore navale, di politici e di presidenti delle Autorità portuali. Per il governo, è intervenuto il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Guido Improta.

Il rappresentante del governo ha ricordato che lunedi 8 ottobre a Cipro ci sarà il primo consiglio dei ministri UE per il mare, con l’impegno di sottoscrivere la “Dichiarazione di Limassol” sul potenziale di crescita dell’economia dello shipping. Ha anche riferito che il governo italiano punta a costruire relazioni tra i porti e i corridoi della rete Ten, sta approvando misure per attirare capitali privati nelle infrastrutture pubbliche e sta cercando di concludere la riforma della 84/94.

Per leggere l'articolo effettua il Login o procedi alla Register gratuita.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

*