Occorre superare in Italia, secondo il relatore del documento comunitario, i limiti della 84/94 – Lavorare sulla competitività
Nella recente riunione del Comitato delle Regioni a Dunkerque, il sindaco di Livorno Alessandro Cosimi è stato relatore su un documento per le politiche portuali UE. Lo abbiamo intervistato sui temi europei e locali.
LIVORNO – Sul ruolo dei porti europei si discute in UE da anni, ma l’impressione è che ogni paese abbia una sua visione, spesso totalmente diversa dagli altri. Vede la possibilità di una sintesi comune che non ci penalizzi per lo strapotere del nord Europa?
“La scelta di utilizzare il regolamento invece di una direttiva o di una raccomandazione è fatta appositamente per provare a trovare una sintesi comune senza rendere del tutto omogenee le esperienze. Tenere fuori la regolamentazione del lavoro portuale e lavorare sulla competitività, in particolar modo su una sorta di cabina di regia per gli aiuti di Stato è un modo per stimolare chiare direttive nazionali all’interno di un quadro determinato dal regolamento stesso, è un modo per rispettare le differenze ed allo stesso tempo creare una prospettiva comune sui porti che sono all’interno della rete TEN-T.
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