Ecco il “mostro” da 20 mila teu
LONDRA – E adesso siamo già a 20 mila teu: o comunque si hanno tutti i dati progettuali e costruttivi delle maxi-mega-ships full-containers che entreranno in servizio prossimamente sulle rotte transoceaniche, tagliando fuori ovviamente tutti i porti che non hanno le caratteristiche adatte.
[hidepost]E’ di questi giorni il dibattito – avviato dal Forum livornese sulle megaship ma in corso anche a livello europeo – sulla possibilità che i nuovi giganti del mare rappresentino per i porti un’opportunità piuttosto che un problema. Val la pena dunque di conoscerne le caratteristiche, visualizzate anche dal rendering qui sopra.
Si tratta di navi lunge 440 metri, larghe al baglio massimo 59 metri, con un pescaggio a pieno carico di 16,50 metri e una portata ufficiale (spesso ci sono delle variazioni tra i dati ufficiali e reali) di 20.250 teu e una portata lorda di 220 mila tonnellate. Significativa la motorizzazione: sono previsti propulsori alimentati anche a gas naturale, oltre che in alternativa o in abbinamento a olio pesante – peraltro con ridottissime percentuali di zolfo secondo le ultime prescrizioni di Marpol – per una velocità operativa di 21 nodi.
Per ovviare ai problemi di visibilità verso prua dalla plancia di comando, l’“isola” dove ha sede la plancia è stata spostata a pruavia di mezzanave, tra le “baie” 9 e 10: una collocazione che si è già vista sulle unità più recenti sopra i 15 mila teu e che ha molti vantaggi non solo per la visibilità in manovra. Diversa anche la collocazione dei serbatoi del carburante, per meglio equilibrare il carico nelle diverse condizioni previste.
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