ROMA – Per il momento, almeno in quello in cui scriviamo, è solo un’ipotesi, peraltro suffragata da attendibili anticipazioni de “Il Sole-24 Ore”: Costa Concordia e il suo “padrone”, la Carnival, hanno deciso di far trainare il relitto della Concordia a Genova per lo smantellamento. Business ricco, Fincantieri ci si ficca, come del resto i più lungimiranti avevano sospettato fin dall’inizio. Ma ci sono circa 160 miglia marine (quasi 300 km) da percorrere con un lento e pericoloso convoglio a 2 nodi, con tutte le incognite di un meteo che nell’alto Tirreno cambia nel giro di poche ore anche d’estate. Cinque giorni di navigazione se andrà bene: e se andrà male?
La Toscana si è subito ribellata, anche se le minacce del suo governatore hanno ormai il sapore delle grida manzoniane: aria fritta o poco più, di fronte alla relazione ufficiale di Titan-Micoperi che su ordini di Carnival non lascia dubbi.
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