LIVORNO – Non sarà, sembra di capire, un’assemblea semplice quella che la Compagnia dei portuali labronici ha confermato per dopodomani, venerdi 29. Il “buco” del Reefer – che sarebbe in una situazione di concordato preventivo con le banche titolari dei leasing – pesa anche sul piano dell’occupazione. Perché l’operazione di ingegneria societaria annunciata con la cooperativa gemellata di Firenze non sembra in grado di evitare pesanti sacrifici ai portuali, sia in termini di salario che di posti di lavoro. In questi giorni i sindacati si sono rapportati di continuo ai vertici della Compagnia, ma la realtà è che se non arriveranno risorse fresche e subito – come la vendita dell’immobiliare del Faldo, in particolare – nessuno sarà in grado di far miracoli.
Ci sono due visioni non necessariamente concordate su quelli che potranno essere i risultati dell’assemblea. Da una parte c’è chi ritiene che l’aprirsi a nuovi rami della logistica, insieme alla potente cooperativa degli ex “facchini” fiorentini, potrà produrre benefici effetti: ma comunque in tempi non immediati.
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