Tempo per la lettura: 3 minuti

Fercam potenzia in Tunisia

Sono state presentate le linee di crescita dell’interscambio con il Nord Africa estese anche ai paesi limitrofi, Libia e Algeria, attraverso l’hub di Tunisi

Nella foto: Hans Splendori (secondo da destra), tra Karin Mahl responsabile media relations e Andrea Boninsegna responsabile marketing; Luca Cipriani (secondo da sinistra) insieme allo staff livornese.

LIVORNO – Hans Splendori, Sales Director della Divisione Trasporti e Logistica della Fercam, nell’incontro presso la filiale recentemente aperta presso l’Interporto Amerigo Vespucci di Guasticce ha presentato i due nuovi collegamenti settimanali da Livorno, Civitavecchia e Salerno, che ampliano l’offerta della grande azienda di logistica e trasporti verso la Tunisia ed i paesi limitrofi, Libia e Algeria, aggiungendosi alle partenze bisettimanali dal porto di Genova.
In considerazione del grande interscambio commerciale fra l’Italia ed i paesi del nord Africa e della potenzialità che continua ad offrire, Fercam, già dal 2012, ha aperto una sua società a Tunisi ed ha conseguentemente deciso di aprire a maggio scorso questa filiale presso il porto di Livorno per dedicarla proprio a questo segmento, con personale specializzato e con, a disposizione, un importante parco mezzi composto da semirimorchi telonati, furgonati, megatrailer e frigo per le merci deperibili come la frutta ed i prodotti alimentari, che vengono poi imbarcati su navi Cotunav e Grimaldi.
[hidepost]L’offerta, oltre ai servizi a carico completo, prevede anche servizi di distribuzione internazionale con centri di consolidamento presso gli hub di Rho, Padova e Prato dove vengono attentamente seguite le spedizioni. Sull’altra sponda invece, nella sua struttura tunisina, Fercam coordina e segue il traffico nei rispettivi magazzini e dogane interne offrendo anche assistenza e consulenza doganale per le operazioni import ed export in Tunisia e Libia. Come detto un traffico export importante ed in forte crescita, quello con la Tunisia, composto da numerose categorie merceologiche: dal fashion, alla frutta passando per i materiali per l’edilizia e l’automotive e che spesso vede merci in conto lavorazione e semilavorati partire dall’Italia per poi tornare dalla Tunisia come prodotti finiti. Molte grandi aziende si sono infatti trasferite in Tunisia ed i traffici risentono positivamente di questa situazione. “Relativamente invece alle importazioni – ha informato Splendori – oltre appunto ai lavorati ci sono i prodotti ortofrutticoli che, grazie alla nostra rete capillare, siamo in grado di distribuire in tutta Europa”. In questo ambito ha acquistato ora consistenza l’import del cocomero dalla Tunisia con il quale Fercam sta rifornendo una grande catena alimentare italiana data la forte domanda in questo periodo torrido; parimenti in export accade con la mela altoatesina, molto appetita sul mercato libico, che transita dalla sua struttura di Tunisi.
Il nuovo ufficio livornese, gestito dal Branch Manager Luca Cipriani, offre il vantaggio della vicinanza al porto, l’utilità dei binari ferroviari, la possibilità di ampliamento per magazzino e stoccaggio e la comodità della vicinanza dei servizi fitosanitari per l’agroalimentare. Oltre al vasto magazzino attualmente a disposizione, Fercam dispone di un altro magazzino allo “stato estero” dove possono essere introdotte le merci per poi in un secondo tempo essere rispedite consentendo al cliente di sfruttare i vantaggi finanziari e burocratici, cura spedizioni in regime ADR per la merce pericolosa, è in grado di distribuire in tutta Europa grazie al suo network. “Il nostro core business è la relazione con la Tunisia – ha detto Luca Cipriani – ma siamo pronti a soddisfare ogni esigenza ulteriore del nostro cliente per il quale siamo in grado, e vogliamo essere, il punto di riferimento”.
Fercam, fondata nel 1949 a Bolzano, l’anno trascorso ha raggiunto il traguardo dei 525 milioni di euro di fatturato avvalendosi di un parco mezzi di 2389 unità e di una struttura di 71 filiali (di cui 48 in Italia), con una forza lavoro complessiva di 3.346 tra dipendenti e collaboratori. Cifre che già parlano da sole e che sono frutto dell’attività globale nei settori dei trasporti su strada e rotaia, aereo e marittimo, nella logistica, nella distribuzione in Europa; ma notevole è soprattutto il trend di sviluppo che vede nell’attuale l’apertura di questi due nuovi collegamenti settimanali. In area mediterranea la prima base operativa è stata costituita a Tangeri, poi raddoppiata dalla presenza in Tunisia e, da inizio aprile anche in Turchia con la costituzione della consociata turca Fercam Logistjk.
Cinzia Garofoli

[/hidepost]

Pubblicato il
11 Luglio 2015

Potrebbe interessarti