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Lo sviluppo e le città dei porti come rigenerare la crescita

LA SPEZIA – Presso la Sala Pozzoli di Confindustria La Spezia, si è tenuto l’incontro pubblico dal titolo “ Ripartire dalla Città. Rigenerazione Urbana quale motore dello sviluppo” organizzato da Ance La Spezia e Confcommercio.

Esso rappresenta il primo di una serie di approfondimenti che Ance intende promuovere sul ruolo catalizzatore di processi d’innovazione che le città nel futuro devono svolgere.

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L’organizzazione congiunta Ance – Confcommercio La Spezia dimostra che sebbene a prima vista potrebbe apparire che gli imprenditori edili e quelli del mondo del commercio non abbiano interessi comuni, essi invece hanno molti punti di contatto e condivisione: entrambi vivono del mercato locale e non possono delocalizzare i propri fattori di produzione. Pertanto entrambi hanno bisogno di un contesto economico e sociale positivo che generi ricchezza e benessere.

L’incontro, iniziato con i saluti del presidente di Confindustria La Spezia Francesca Cozzani è proseguito con l’introduzione dei presidenti Mario Gerini (Ance La Spezia) e Gianfranco Bianchi (Confcommercio La Spezia).

La relazione “Rigenerazione urbana fra crisi economica e competizione delle città” è stata curata del dottor Francesco Gastaldi, professore associato di Urbanistica all’Università Iuav di Venezia, mentre l’architetto Roberta Capuis, responsabile del Settore Urbanistica e Progettazione Urbana di Confcommercio – Imprese per l’Italia ha portato esperienze in merito a “Città e commercio per la rigenerazione urbana”.

Il professor Gastaldi, ha sottolineato la necessità di una continua ridefinizione delle politiche urbane in un’ottica di competitività fra città, che hanno bisogno di individuare nuove prospettive di sviluppo e ridefinire gli scenari in tempi sempre più veloci e certi per ottenere risultati valutabili e percepibili.

Poiché la crisi ha complessivamente cambiato il mondo, occorre adeguare politiche, azioni ed interventi alle nuove situazioni generate dalla crisi stessa, la quale ha effetti anche sulle questioni urbane e territoriali: vuoti urbani, capannoni e tessuti di piccola e media impresa in crisi, mercato immobiliare, minori risorse pubbliche per manutenzione urbana, crisi delle manutenzioni private di case e condomini, trasformazione del modo di abitare.

L’architetto Capuis ha invece focalizzato l’attenzione sull’impegno di Confcommercio a rafforzare l’antico binomio città/commercio, valorizzando non solo il sistema di “botteghe” ma, anche, il contesto urbano, con la consapevolezza che un’economia si sviluppa e prospera se l’ambiente è adeguato e accogliente. A tal fine, è necessario riportare nelle città alcune delle funzioni estromesse a partire dagli anni ‘70 e ristabilire legami sinergici con i territori e con l’ambiente circostante per rafforzare i sistemi urbani e renderli adeguati ad affrontare le grandi sfide ambientali e demografiche della nostra epoca.

Dall’incontro quindi è emersa convergenza e condivisione sulla necessità che si debba ripartire dalle nostre città per generare sviluppo sociale ed economico, in quanto i più moderni studi attribuiscono sempre più alle città il ruolo di motore economico e sociale.

Pertanto diventa essenziale e prioritario affrontare la ridefinizione della loro composizione, delle loro funzioni, ma soprattutto dei processi di ammodernamento a cui dovranno essere sottoposte.

L’intervento del sindaco Pieluigi Peracchini ha portato le conclusioni della giornata e chiuso i lavori.

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Pubblicato il
16 Dicembre 2017

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