Nuovi moduli di “Sinfomar” per l’ultimo miglio ferroviario
TRIESTE – Il porto punta sull’innovazione attraverso sviluppo digitale, Industria 4.0 e IoT (“Internet of Things”), confermandosi all’avanguardia sotto il profilo tecnologico e ponendo al centro della propria strategia di crescita lo sviluppo delle infrastrutture e dei sistemi digitali.
Grazie all’impegno e alla visione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale – dice una nota dell’AdSP – tutti gli stakeholder della comunità portuale (dagli agenti marittimi agli spedizionieri, dai terminalisti ai trasportatori e MTO, dall’Agenzia delle Dogane alla Capitaneria di Porto, dalla Guardia di Finanza alla Sanità Marittima, dagli inland terminal regionali, alle imprese ferroviarie) possono contare infatti dal 2014 sul Port Community System Sinfomar per la gestione informatizzata di tutte le procedure amministrative, fiscali, doganali e logistiche attraverso l’integrazione delle informazioni relative ai traffici marittimi, retroportuali e ferroviari.
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Con l’attivazione dei nuovi moduli di Sinfomar per la dematerializzazione delle operazioni di controllo e per l’autorizzazione delle movimentazioni ferroviarie, è stato recentemente completato un ulteriore importante step nel percorso di trasformazione digitale definito dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale che sta permettendo di integrare con i processi portuali la manovra, svolta da Adriafer, e impostare anche l’insieme articolato di processi dell’ultimo miglio ferroviario.
Il movimento dei treni, infatti, è stato parificato a quello delle navi, gestendo, con le relative differenze, le regole di gestione doganali, logistiche e di security tramite la standardizzazione e la generazione automatica dei documenti di arrivo e partenza dei treni.
“Grazie a Sinfomar – ha spiegato il presidente di Info.era Luca Abatello – è possibile per la prima volta generare un `modello CH30´, ovvero il documento ferroviario che l’operatore ferroviario deve presentare e che contiene le specifiche sulle merci trasportate, in un formato unico, concordato con gli operatori e l’Agenzia delle Dogane secondo criteri oggettivi, nonché una terminologia e una struttura condivise”.
“Le attività di dematerializzazione e di integrazione tra processi portuali, manovra e ultimo miglio ferroviario svolte a supporto del Porto di Trieste (e che vedranno a breve ulteriori sviluppi) hanno portato a una notevole semplificazione nell’interscambio informativo tra i diversi operatori, pubblici e privati, e prodotto risultati d’eccellenza, con un abbattimento importantissimo degli errori e delle interpretazioni soggettive dei dati” ha aggiunto Abatello.
Un’altra importante semplificazione introdotta riguarda il cosiddetto `Preavviso di Arrivo-Partenza´, contenente le informazioni necessarie a identificare sotto i profili logistico, doganale e di security il container/mezzo in arrivo/partenza, la merce trasportata ed, eventualmente, l’autista. Il preavviso viene gestito digitalmente e può essere accettato o respinto dal soggetto interno alla comunità portuale cui è destinato, che può quindi confermare o meno la correttezza dei dati e contestualmente validarli.
I preavvisi si applicano anche alla gestione dei mezzi movimentati all’interno del Punto Franco di Interporto di Trieste a Fernetti e destinati al Porto di Trieste.
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