Visita il sito web
Tempo per la lettura: < 1 minuto

Livorno ha celebrato la Giornata della Memoria

Gianfranco Tomao

LIVORNO – Dalla mobilitazione delle scolaresche alla corsa non agonistica “Run for Mem”, dalle nuove “pietre all’inciampo” fino al ricevimento in prefettura con il concerto degli studenti e i saluti delle autorità: Livorno si è mobilitata per ricordare che, unica città a non aver mai isolato gli ebrei in un ghetto, ha cercato fino all’ultimo di proteggere i suoi cittadini dalle leggi razziali e dalle deportazioni. In prefettura, nella sala delle cerimonie, il prefetto Gianfranco Tomao ha aperto le commemorazioni davanti a una folta rappresentanza delle autorità e dei membri della comunità, ricordando le “leggi livornine”, la tutela di tutte le genti di qualsiasi nascita che ha sempre fatto parte dello spirito labronico, e l’impegno odierno per garantire libertà e sicurezza.

[hidepost]

Al prefetto è seguito il sindaco Luca Salvetti che ha voluto portare una parole di compiacimento anche per i numerosi scolari presenti nella sala. Commossa la rievocazione dell’Olocausto da parte del presidente della comunità israelita Vittorio Mosseri, che ha parlato di volontà di pace e fratellanza. Presenti nella sala anche alcuni degli scampati dei campi di sterminio. Poi è seguito un concerto degli studenti con struggenti brani di valore universale.

Domenica si era corsa la “Run for Mem”, seguita anche dalle televisioni nazionali, con una grande partecipazione. E ieri sono state inaugurate altre sei “pietre dell’inciampo” nell’itinerario che segna la strada percorsa da Amedeo Modigliani in centro città.

[/hidepost]

Pubblicato il
29 Gennaio 2020

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio