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Veloce, velocissimo, quasi un UFO

Cristiano Bettini

ROMA – Per il momento sembra più che altro un UFO. E infatti l’hanno proprio battezzato UFO-V (Ultra Fast Offshore-Vessel) questo rivoluzionario progetto di una nave militare velocissima, in grado di toccare gli 80 nodi con apparati propulsori di eliche di superficie, e supportando un carico bellico che comprende anche un cannone da 75 a tiro rapido, lanciamissili antinave e una piattaforma per appontaggio gli elicotteri, elicottero o drone compreso.

Del progetto ci aveva dato qualche vaga notizia l’ammiraglio di squadra (r) Cristiano Bettini, già comandante dell’Accademia Navale e vicecapo di stato maggiore della Marina. Adesso una relazione molto completa e documentata è stata presentata nel numero di marzo della rivista Panorama Difesa, dedicata ai temi della difesa per tutte e tre le armi, nazionali e non.

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E non si tratta di un progetto buttato lì su qualche rendering nel computer. Gli ingegneri che hanno partecipato allo studio sono andati anche in vasca navale a Goteborg (Svezia) con un modello di carena ed hanno appurato che a oltre 70 nodi l’opera viva si stabilizza con un grado di inclinazione riducendo la superficie bagnata e quindi la resistenza di avanzamento del 35%. I vantaggi sono evidenti: possibilità di intervenire in tempi inimmaginabili per una nave armata, bersaglio più elusivo, eventuali attacchi a sciame, trasferimento di “infiltratori” e disimpegno, eccetera.

Il progetto dell’UFO-V è dovuto alla collaborazione di un gruppo di progettisti di cui fa parte anche l’ammiraglio Bettini, che ha da sempre affiancato le sue funzioni di militare con studi approfonditi sulle carena navali di ieri d’oggi, oltre ad aver pubblicato una collana di libri ultra-specializzati sulla costruzione dei vascelli nell’epoca d’oro della vela. Il gruppo fa capo all’ingegner Gobbi Benelli della Naval Advanced Technology, titolare del cantiere navale San Rocco di Trieste. Le caratteristiche dell’UFO-V sono: lunghezza ft 60 metri, al galleggiamento 48,5 metri, larghezza max 12,2 metri, immersione 2,30 metri, dislocamento corrispondente 630 tonn, propulsione 4 idrogetti (due booster al centro, due di manovra laterali) eventuali turbine aggiuntive per velocità “economiche” fino a 60 nodi, equipaggio circa 30 uomini, compresi 7 ufficiali).

Pubblichiamo qui sotto le immagini del progetto, sempre grazie a P.D. E seguiremo con interesse lo sviluppo dell’importante iniziativa.

A.F.

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Pubblicato il
6 Marzo 2021

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