Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Lusben rimette a nuovo il mega-yacht “Oasis”

LIVORNO – Con otto giorni di anticipo su quanto previsto e grande soddisfazione da parte di tutti i protagonisti, Lusben ha portato a fine i lavori di refit di M/Y “Oasis”, imponente superyacht di 60 metri costruito dal cantiere tedesco Lürssen Yachts nel 2006.

Le operazioni di refit, iniziate a ottobre 2020 e concluse a fine aprile 2021, hanno riguardato il rinnovo della classe e, soprattutto, la totale riverniciatura dell’intera imbarcazione. Quest’ultima attività – che comporta una precisa e accurata pianificazione – ha interessato una superficie totale di circa 2.300 metri quadrati ed è stata portata a termine con 8 giorni di anticipo su quanto programmato grazie al notevole impiego di forza lavoro specializzata che ha permesso al cantiere di sopperire alle limitazioni imposte dalle normative anti-covid.

Il comandante Massimiliano Frazzetta, che aveva già collaborato in passato con Lusben, ha commentato con molto entusiasmo il risultato ottenuto ringraziando la professionalità e l’accoglienza del team del cantiere che da subito ha creato un clima di lavoro, di fiducia e di familiarità con i 15 membri del crew di “Oasis”. “Valori aggiunti di Lusben sono stati la posizione geografica strategica delle strutture all’avanguardia su cui si appoggia l’azienda toscana e il rispetto del preventivo iniziale, da cui difficilmente si discosta la spesa finale”, ha aggiunto Frazzetta. Un atout quest’ultimo che distingue questa azienda da molti concorrenti e che le ha permesso di essere scelta tra i quattro competitor a cui l’armatore ed il comandante si erano inizialmente rivolti.

Ruolo di fondamentale importanza è stato, infine, quello dell’armatore: la sua totale fiducia nel comandante ha favorito la creazione di un ambiente umano, sereno e costruttivo.

Pubblicato il
26 Maggio 2021

Potrebbe interessarti

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio