Visita il sito web
Tempo per la lettura: < 1 minuto

FederPetroli: con Iran più greggio?

Michele Marsiglia

MILANO – “Se l’Iran ritorna a pieno regime nelle esportazioni di greggio, inizierà una nuova era per il petrolio”. Lo dice a LaPresse Michele Marsiglia presidente FederPetroli Italia.

Il mercato del petrolio – dice ancora Marsiglia – ha subìto un’ulteriore pressione, con gli Stati Uniti che si stanno preparando a rientrare nell’accordo nucleare dell’Iran. Il Brent ha visto il suo più grande calo settimanale da marzo, scendendo del 3,3% la scorsa settimana dopo che il presidente dell’Iran, Hassan Rouhani, ha detto che gli Stati Uniti sono pronti a togliere le sanzioni sul settore petrolifero, bancario e navale del paese. Ora i prezzi del greggio tornano a salire.

“Non è solo la qualità del greggio iraniano – sottolinea Marsiglia – ma l’uso che le raffinerie internazionali fanno di tale prodotto. Il greggio iraniano è indicato per produrre in un Topping di raffinazione diversi prodotti destinati al consumo e, visto la qualità, anche i margini di raffinazione sono migliori, specialmente in un periodo di scia negativa come quello degli ultimi anni. L’embargo ha costretto molte società petrolifere negli anni a diversificare i propri approvvigionamenti, riorganizzando la Supply Chain”.

[hidepost]

“Sulle parole del presidente iraniano tuttavia – commenta Marsiglia a LaPresse – consiglio prudenza: il processo delle sanzioni è delicato, il mercato di Borsa è in rialzo ma prima di entrare in posizioni stabili di acquisto, è preferibile attendere i fatti”.

[/hidepost]

Pubblicato il
29 Maggio 2021
Ultima modifica
31 Maggio 2021 - ora: 16:37

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio