Vie d’acqua interne al rilancio
MILANO –
L’utilizzo delle vie d’acqua interne come corridoi logistici ha una lunga storia in Italia, sia su corsi naturali che artificiali.
Dopo i grandi progetti della prima metà del secolo scorso l’interesse è andato via via calando, eccetto che per ambiti molto specifici, tutti nella Pianura Padana Orientale. Una serie di sviluppi fa però pensare che sia arrivato il momento del rilancio.
Se ne parlerà in una apposita sessione di Shipping, Forwarding & Logistics meet Industry giovedì 23 della prossima settimana dalle 9,30 alle 11 con il suggestivo titolo: “Il grande fiume della logistica: porti interni e trasporto fluviale sulla via del rilancio”.
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Nella realtà nazionale il trasporto sulle acque interne è oggi caratterizzato da una parte su merci di massa su chiatte – vedi Pianura Padana, come sopra accennato – dall’altra da un crescente movimento di grandi scafi da diporto, spesso allestiti per rinomati cantieri nautici che poi li completeranno altrove, come avviene in Adriatico ma anche – in forte crescendo – anche a bocca del Serchio e sul Canale dei Navicelli tra Pisa e Livorno, diventato una via d’acqua privilegiata per cantieri nautici di fama mondiale.
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