LIVORNO – Ci sono, anche nel mondo marittimo e portuale, tecnologie continuamente in miglioramento per il monitoraggio delle strutture: a cominciare da quelle storiche e monumentali, che in Italia sono un valore aggiunto anche culturale, e quelle attuali, che sono determinanti per l’operatività dei porti, delle banchine e dei viadotti.
Tema antico e nello stesso tempo attualissimo. Da qui il seminario formativo organizzato dall’AdSP del Nord Tirreno a Livorno, in Fortezza Vecchia, con la collaborazione del politecnico di Torino e del centro di formazione della stessa AdSP.
A fare da coordinatore del seminario, dopo il saluto portato dal segretario generale avvocato Matteo Paroli, l’ingegner Enrico Pribaz, responsabile della direzione infrastrutture dei porti di Livorno e Capraia: un tecnico “puoi”, che ha affrontato e risolto negli ultimi anni problemi enormi sul piano operativo, come la disgraziata vicenda del microtunnel della strettoia del Marzocco, la resezione e l’irrobustimento di banchine, progetti e rifacimenti di aree, molti dei quali ancora in atto.
Sulla parte strettamente didascalica, il seminario è stato svolto dai docenti del politecnico di Torino: il professor ingegner Paolo Cimellaro e i suoi colleghi Alessandro Cardoni Raffaele Tarantini.
Alle lezioni è seguita anche una interessante dimostrazione di applicazioni pratiche di ispezioni alle strutture utilizzando i droni, con analisi dei risultati rilevati anche monitorando dall’alto la stessa Fortezza Vecchia. Gli stessi docenti del politecnico hanno poi descritto i risultati, in collaborazione con il tecnico di guida dei droni dello stesso politecnico.