FIRENZE – Larderello è la “capitale mondiale della geotermia” ed ha celebrato la sua storia di talento e innovazione giovedì scorso. Infatti, ricorrono i 120 anni da quando, in quel giorno di estate del 1904, il principe Piero Ginori Conti accese le prime lampadine grazie al vapore contenuto nel cuore della Terra.
Un’intuizione che costituì il primo esempio concreto di utilizzo dell’energia geotermica, fino ad allora destinata agli usi chimici, per produrre elettricità attraverso una dinamo. Da allora l’ingegno dell’uomo, in dialogo con questa forza della natura “intessuta” di magma e vapore, ha aperto orizzonti di energia e di sostenibilità, di rinnovabilità e di innovazione in Italia e nel mondo, ma Larderello e la Toscana sono sempre rimasti il punto di riferimento del “sapere geotermico”.
Per questo motivo Enel Green Power, ha organizzato l’evento che celebra l’importante anniversario che si è articolato sull’inaugurazione del museo della geotermia di Lardarello, una mostra fotografica, l’alzabandiera con la banda musicale, v issiate alla chiesa Gentilizia locale e corali varie.
Come noto, a Larderello e in Toscana Enel Green Power gestisce il più antico e al contempo innovativo complesso geotermico del pianeta, con 34 centrali geotermoelettriche per un totale di 37 gruppi di produzione, dislocate tra le province di Pisa, Siena e Grosseto. Oltre a soddisfare il 33% del fabbisogno elettrico regionale e a rappresentare più del 70% della produzione toscana da fonte rinnovabile, la risorsa geotermica fornisce calore utile a riscaldare circa 13mila utenti, 26 ettari di serre e aziende agricole ed artigianali, alimentando anche un’importante filiera del turismo sostenibile con 60mila visite annue tra i poli museali, gli impianti, i percorsi di trekking tra le manifestazioni naturali dei territori geotermici.