Olimpiadi della cybersicurezza, in trionfo i baby talenti italiani
Due medaglie d’oro e due d’argento: Italia in testa anche come Paese

Il gruppo degli italiani Olimpiadi cybersicurezza
SINGAPORE. Meglio del “dream team” targato Nba nel basket, meglio degli atleti africani nella maratona: alle Olimpiadi internazionali di cybersicurezza quattro studenti italiani hanno ottenuto due medaglie d’oro e due medaglie d’argento, un risultato al di sopra di ogni aspettativa per il team italiano del Cybersecurity National Lab del Cini (Consorzio Nazionale Interuniversitario per l’Informatica).
La prima edizione della sfida internazionale non poteva che tenersi a Singapore: alla School of Computing della National University di Singapore 150 i talenti in campo, provenienze da 30 paesi del mondo e l’idea di ispirarsi a altri generi di “olimpiadi” similari come quella in informatica (Ioi) o quella in matematica (Imo). Obiettivo esplicito: di fronte alle minacce globali sul fronte della sicurezza che arrivano soprattutto dai territori cyber, a livello internazionale è stato deciso di mettere in piedi una “piattaforma competitiva” con il duplice scopo di identificare prima e nutrire poi «le più brillanti giovani menti della sicurezza informatica».

Medaglia Oro a Leonardo Mattei
Sul podio, dunque, la squadra capitanata da Gaspare Ferraro e Matteo Rossi del Cybersecurity National Lab: la medaglia d’oro è andata Leonardo Mattei (liceo scientifico “Antonio Labriola” di Roma) e a Jacopo Di Pumpo (Itsos “Marie Curie” di Cernusco sul Naviglio); la medaglia d’argento se la sono aggiudicata Alan Davide Bovo (Istituto Superiore “Pascal Comandini” di Cesena) e Stefano Perrucci (Istituto Tecnico “Enrico Fermi” di Francavilla Fontana, provincia di Brindisi).

Olimpiadi Internazionali di Cybersecurity 2025
Un exploit straordinario per il team in maglia azzurra: sono riusciti a far primeggiare l’Italia come miglior Paese per punteggio e questo porterà il nostro Paese a ospitare l’edizione 2027 delle Olimpiadi Internazionali di Cybersecurity.
«Siamo molto orgogliosi dell’eccellente risultato ottenuto da tutta la nostra squadra in questa prima edizione delle Olimpiadi Internazionali di Cybersecurity a Singapore: è il risultato anche dell’impegno che portiamo avanti dal 2021 con l’organizzazione delle Olimpiadi italiane di Cybersicurezza»: queste le parole di Gaspare Ferraro, coordinatore nazionale delle Olimpiadi italiane di Cybersicurezza. «Speriamo – aggiunge – che questo risultato possa essere d’esempio per studenti e studentesse delle scuole italiane ad intraprendere un percorso in questo settore», afferma Matteo Rossi, neoeletto membro del comitato scientifico alle Olimpiadi internazionali di Cybersecurity.
L’evento è stato ospitato dalla National University of Singapore, un ateneo che viene considerato tra le prime dieci università a livello mondiale: i partecipanti si sono sfidati in due giorni di competizione individuale di tipo Ctf (“Capture-The-Flag”) su tematiche quali web security, “reverse engineering”, “binary exploitation”, “digital forensics” e crittografia.

Leonardo Mattei

Jacopo Di Pumpo
I quattro studenti del team italiano – viene messo in evidenza – erano stati selezionati per la gara internazionale in base ai risultati ottenuti dalla loro partecipazione alle Olimpiadi italiane di Cybersicurezza. Stiamo parlando del programma di formazione e competizioni che ha debuttato quattro anni fa grazie all’organizzazione dal Cybersecurity National Lab del Cini, supportato dall’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale e con il patrocinio del Garante per la Protezione dei Dati Personali: un programma rivolto agli studenti e alle studentesse delle scuole superiori italiane.
Il programma – si puntualizza – è una delle azioni finalizzate all’attuazione della Misura #65 del piano di implementazione della “Strategia nazionale di Cybersicurezza 2022-2026” dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale.