Marghera polo energetico di nuova generazione: idrogeno verde al posto del petrolio
Porto di Venezia, Gasparato vuol ridisegnare il “waterfront”

L’Authority di Venezia alla conferenza stampa di Gasparato, inizio mandato
VENEZIA. Non è solo per “grandeur” o perché con quella scenografia anche il fotografo più scarso combina capolavori: la scelta simbolica di Palazzo Ducale per la conferenza stampa di inizio mandato è stata per Matteo Gasparato, nuovo presidente insediato da poche settimane al timone dell’Authority veneziana, l’emblema del «legame millenario tra Venezia e il suo porto»: la “pista di decollo” per «una fase in cui la portualità torni ad essere centrale in una visione condivisa di sviluppo, fondata sulla collaborazione tra istituzioni, territorio e comunità». Parole e musica di Gasparato: accanto a lui, il direttore marittimo di Venezia, ammiraglio Filippo Marini, il presidente dell’Autorità per la Laguna di Venezia Roberto Rossetto e il presidente della Venice Port Community Davide Calderan.
Nel definire invece l’orizzonte strategico del “mestiere” che dovrà svolgere Porto Marghera, ad esempio, dal quartier generale dell’Authority veneziana si mette l’accento sull’identikit che resta sì di polo energetico ma di nuova generazione. Tradotto: «Dopo oltre un secolo di ruolo centrale nell’approvvigionamento petrolifero, l’area è oggi candidata a guidare la transizione verso l’idrogeno verde, con il metano come combustibile di passaggio».
Vedi alla voce: rapporto tra porto e città, si diceva. In collaborazione con lo Iuav, l’Autorità di Sistema Portuale ha in mente di «ridisegnare la visione del “waterfront”». Partirà – è stato annunciato – un percorso di ricerca e progettazione che punta a «superare l’idea del porto come semplice “retro” urbano». Obiettivo: trasformarlo in uno «spazio identitario, funzionale e sostenibile, capace di dialogare pienamente con Venezia e di rappresentare un biglietto da visita moderno e riconoscibile verso il mondo».
In testa alla lista delle opere da realizzare nei prossimi anni, figura il nuovo sito di conferimento dei sedimenti lungo il Canale Malamocco-Marghera: praticamente una nuova isola che sorgerà a sud dell’attuale isola delle Tresse (dopo il recente parere favorevole della Commissione “Via”): a tal riguardo, per avvicinare i più giovani a «una nuova cultura del mare e del lavoro portuale» è stato annunciato il via a un concorso nelle scuole per individuare il nome ufficiale della nuova isola. Sul fronte dei lavori pubblici, Gasparato ha messo l’accento sulla «massima attenzione ai progetti che sono «destinati a ridisegnare in modo significativo l’assetto dell’accessibilità e dell’offerta crocieristica e commerciale dello scalo»:
- canale di accesso alla Stazione Marittima Vittorio Emanuele,
- dragaggio del Canale Malamocco-Marghera,
- Terminal Canale Nord.
Sul piano della programmazione, il neo-presidente ha stabilito che «entro dodici mesi» sarà portato all’approvazione il “Documento di Pianificazione Strategica di Sistema” (Dpss) che fa da “bussola”: sarà «costruito insieme a Comune e Regione» e definirà le linee guida dello sviluppo portuale dei prossimi anni «in un’ottica di crescita equilibrata e sostenibile». Quanto ai progetti in corso sulla piastra ferroviaria, sul ponte ferroviario, su Via dell’Elettricità e sul Nodo della Chimica rispondono – è stato messo in risalto – all’«esigenza di aumentare la quota di merci movimentate via ferrovia, riducendo l’impatto del traffico su gomma e integrando pienamente Venezia e Chioggia nei corridoi europei Ten-T».
Detto che spenderà energie per la riorganizzazione interna dell’ente grazie anche alla collaborazione con l’Università Ca’ Foscari («nessuna strategia può funzionare senza una macchina amministrativa solida e motivata»), l’Authority veneziana ha girato lo sguardo all’esterno. A cominciare dall’attenzione a Chioggia: l’altro porto del sistema del mar Adriatico Settentrionale vedrà rafforzare il proprio ruolo anche in virtù dell’apertura di una sede stabile dell’istituzione portuale («superando ogni logica di marginalità»).











