Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti
INNOVAZIONE

Aurora, il robot trova-tutto che cambia la gestione dei magazzini

Il prototipo realizzato dal Dipartimento di ingegneria dell'informazione dell’Università di Pisa

Da Sinistra: Giovanni Stea e Andrea Montroni, UNIPI

PISA. Bellino proprio non è, fra gli umani forse si direbbe “un tipo”. È alto «meno di un metro» e comunque ha un carattere straordinario: promette di rivoluzionare la gestione dei magazzini per come la conosciamo. È il robot Aurora, l’hanno progettato nei laboratori del Dipartimento di ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa: nell’annuncio dal quartier generale dell’ateneo si mette l’accento sul fatto che Aurora è una innovazione – chissà se il nome rimanda all’alba di una nuova stagione dell’ingegneria del settore –  riesce a «mappare gli ambienti con il laser rilevando gli eventuali ostacoli, grazie a radiofrequenze trasmesse da etichette intelligenti (Rfid) identifica la posizione di tutti gli oggetti presenti e la trasmette a un database, costruendo una mappa continuamente aggiornata del magazzino e delle scorte ad ogni scansione».

«Industrie, grandi negozi ed e-commerce – viene sottolineato presentando la novità – possono avere in tempo reale la situazione delle scorte, anche in casi molto delicati come per esempio le forniture di farmaci, e sapere quali prodotti vengono venduti di più, e quindi devono essere riordinati più di frequente,  e quali invece risultano più difficili da vendere».

Lo spiega Andrea Motroni, ricercatore in ingegneria delle telecomunicazioni all’Università di Pisa: «Il robot Aurora è in realtà un sistema di telecomunicazioni avanzato che sfrutta dei segnali elettromagnetici per identificare e trovare la posizione di tutti gli oggetti presenti nell’ambiente. Dopodiché, trasmette queste informazioni a un database, costruendo così la mappa completa del magazzino o di un grande negozio. La particolarità inoltre è che le etichette non hanno batteria, non necessitano di manutenzione, sono sottilissime e si integrano facilmente nei vari materiali, dai tessuti alla carta».

Giovanni Stea, docente di ingegneria informatica all’Università di Pisa, segnala che Aurora è una delle tecnologie progettate nel Centro 5.0 del Dipartimento di ingegneria dell’informazione: «Il Centro – informa – supporta aziende e pubbliche amministrazioni nell’adozione di nuove tecnologie per l’Industria 5.0. Sostenere la sovranità digitale del nostro Paese e aumentare la resilienza del sistema produttivo in modo sostenibile e centrato sulle persone è ciò che ci può consentire di mantenere competitivo e moderno il nostro sistema industriale e il nostro territorio».

Pubblicato il
1 Agosto 2025

Potrebbe interessarti

Avanti adagio, quasi indietro

Potremmo dire, parafrasando Guido Gozzano, che tra gli infiniti problemi che riguardano il nostro mondo attuale, tra guerre e genocidi, ci sono anche le “piccole cose di pessimo gusto”. Tra queste c’è l’incredibile vicenda...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio