Da Miami, crociere ok

Previste ulteriori crescite anche nel Mediterraneo

Guido Asti

MIAMI – Chiude domani, in un clima sostanzialmente ottimista, l’edizione 2010 del Miami Seatrade Cruise, la fiera-mercato più importante del mondo nel settore delle crociere. E’ la 26ª, è stata aperta lunedì 15 ed ha visto scendere in campo compatte tutte le realtà portuali anche italiane che hanno terminal crociere operativi o che si stanno preparando a vararne. Perché il business delle crociere sembra essere ad oggi l’unico – o almeno il principale – a tirare sul mare, a fronte della stasi (o addirittura del crollo) di altre componenti dei traffici marittimi, a partire dai contenitori.

Per quanto riguarda l’alto Tirreno, partecipano in uno stand abbinato anche Livorno e Piombino, che puntano ad offrire servizi integrati, puntando in particolare sulle città dell’Arte della Toscana ma anche tentando di offrire in termini più organizzati l’isola D’Elba con base nella rada (e in banchina) a Portoferraio. Significativa la crescente partecipazione anche di realtà non strettamente portuali dall’Italia: come l’aeroporto Marconi di Bologna, la Fincantieri, Italian Seaways, Italian Trade Commission, Rail Trade Italy (vedi in questo stesso numero), Marina di Portofino, Navalimpianti, Raici Impianti, Ravenna Terminal, RINa, Schiavetti impianti, TEC Trieste, Venezia Terminal Passeggeri, Venice Marco Polo aeroporto, Autorità Portuale di Venezia, Veleria San Giorgio, Zinelli e Perizzi Arredamenti.

Anche tutte le compagnie di navigazione che gestiscono servizi di crociera sono presenti: e proprio in questi giorni a Miami sono stati messi a punto gli impegni per le crociere della stagione 2011 che si è già confermata in forte crescita anche e specialmente sul Mediterraneo.

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