Si apre un “corridoio agricolo” per l’ortofrutta dell’Egitto

CIVITAVECCHIA – L’Autorità Portuale di Civitavecchia si pone come protagonista del consolidamento e dello sviluppo dei rapporti commerciali tra Italia ed Egitto.
In questi giorni, a Il Cairo, sono stati in agenda due momenti rilevanti: uno incentrato sull’integrazione sullo studio del sistema di import ed export e, l’altro di estrema importanza strategica, per la concretizzazione di nuovi scenari per i traffici commerciali tra il porto di Civitavecchia e quello di Alessandria.
Nello specifico, l’Autorità Portuale di Civitavecchia dopo aver partecipato, insieme al Centro Agroalimentare Romano a Fruit Logistica di Berlino (la più importante fiera europea dei prodotti, delle tecnologie, delle imprese, dei sistemi organizzativi e gestionali del comparto ortofrutticolo) e aver sottoscritto un importante protocollo d’intesa con lo stesso CAR, ha avviato la seconda fase del progetto “Iside” (“Iniziative a supporto dell’internazionalizzazione delle eccellenze”) articolata, dal 21 marzo, in una serie di incontri operativi nella capitale egiziana.
L’obiettivo dell’accordo è quello di fare – come già scrivemmo – del Network dei porti laziali (Civitavecchia-Fiumicino-Gaeta) l’accesso dal mare per tutto il mercato romano e del centro Italia dell’import agroalimentare, aprendo nuovi collegamenti con l’Egitto e, in export, con l’Est europeo.
In Egitto il segretario generale dell’Autorità Portuale, Giuseppe Guacci, interverrà alla presentazione del Partenariato Industriale e Tecnologico Italia-Egitto “Risposta euro-mediterranea alle sfide globali”.
Con il “Progetto Iside”, il porto di Civitavecchia, che vanta già importanti primati nel Mediterraneo (soprattutto per quanto riguarda le crociere e le autostrade del mare) ed il CAR, l’agromercato all’ingrosso più grande e moderno d’Italia puntano ad una vantaggiosa attivazione di quel canale di transazioni ortofrutticole agevolate tra Nordafrica ed Europa dell’Est che nel 2002 fu predisposto con accordi di vantaggio reciproco tra Italia ed Egitto, cui fece seguito già allora un protocollo d’intesa tra i porti di Civitavecchia ed Alessandria.
Con il cosiddetto “Green Corridor” – trattato agricolo che facilitava le importazioni in Italia di prodotti ortofrutticoli egiziani (in termini di compatibilità non concorrenziale con quelli italiani per prezzi e stagioni) trasportati via mare per esser fruttuosamente riesportati in Europa in parallelo con esportazioni italiane in Egitto – il “Progetto Iside” si pone l’obiettivo di creare vantaggi per i consumatori, i produttori, gli operatori logistici, i dettaglianti ed i grossisti italiani, oltre che per gli operatori egiziani.
In 64 ore di navigazione, infatti (lo stesso tempo necessario a raggiungere direttamente Ravenna), da Alessandria è possibile raggiungere, via Catania, il porto di Civitavecchia, da cui – in appena un’ora su gomma – i prodotti possono raggiungere il CAR per rifornire tutto il mercato romano e del centro Italia e per essere inoltrati nella stessa giornata verso i mercati del nord Italia ed europei.
“Il vantaggio competitivo dell’accordo con il Car – spiega il segretario generale dell’Authority Guacci – deriva, grazie alla posizione strategica del porto di Civitavecchia, dalla possibilità di servire più mercati, a partire da quello romano, rispetto a quanto sarebbe possibile utilizzando la direttrice Egitto-Adriatico”.