Quattro Zim ad aprile per il TDT

Lo schedule comprende anche numerosi feeder – Assalto respinto lungo le coste somale

HAIFA – Il rilancio della israeliana Zim, già sottolineato di recente (vedi La Gazzetta Marittima di mercoledì 31 marzo) passa anche attraverso un nutrito schedule di arrivi sui porti italiani per tutto il mese di aprile. Val la pena di annotare che nei giorni scorsi hanno lavorato per Zim sia il feeder “Nordspring” sul terminal Lorenzini, sia la main ship “Zim Pusan” al Terminal Darsena Toscana (nella foto) partita poi mercoledì 31 per Genova dove ha imbarcato anche il residuo carico di Livorno che era stato dirottato con i treni-blocco dopo le preoccupazioni sulla vicenda del TDT.

La speranza è che l’incontro di giovedì ad Amburgo tra Contship Italia e Compagnia portuali non porti ulteriori irrigidimenti tra i due soci e specialmente non riapra i problemi sul terminal.

Nello schedule su Livorno sono previsti per oggi la “Libertas-H” che toccherà poi Napoli e Gioia Tauro, la “Leyla Kalkavan” lunedì 5 aprile che prosegue poi per Napoli e Cagliari, la “Yokohama” il 6 aprile con ulteriori toccate a Vado Ligure e quindi Malta. E in contemporanea la “Zim Shanghai” che il 7 aprile proseguirà poi per Genova e Tarragona.

Le rimanenti Zim schedulate sui porti di Livorno e Genova (con proseguo su Tarragona) sono la “Panama” per il 13 aprile, la “Mediterranean” per il 20 aprile e la “Virginia” per il 28 aprile. In più i vari feeder, appoggiati in genere a Lorenzini.

“Zim Pusan” ha operato a fianco di una grossa fulcontainers della Msc, la “Rosaria”, con oltre mille movimenti. E sempre per Zim, è stata confermata la notizia che un ennesimo attacco dei pirati somali a una nave della compagnia, la “Africa Star” – già attaccata senza esito pochi giorni fa – è fallito per la dura reazione della “security” di bordo, che non ha esitato ad aprire il fuoco all’avvicinarsi di due barchini veloci. La nave era partita da Mombasa e diretta a Gibuti ed era, come ormai è normale in quelle acque, in pre-allarme. Tra le misure di difesa le unità Zim adottano anche una doppia protezione di ferro spinato intorno sulle fiancate, per impedire gli abbordaggi che sono tentati nottetempo con il favore delle tenebre. In questo caso gli assalitori sono stati individuati e prima messi sotto tiro con i riflettori di bordo: poi quando hanno cominciato a sparare, dalla “Africa Star” le forze di sicurezza israeliane hanno risposto al fuoco e l’assalto è stato immediatamente sospeso. Secondo una notizia dalla radio israeliana, gli assalti si stanno moltiplicando malgrado le forze di protezione navali dislocate nella zona: nelle ultime settimane ci sono stati 17 attacchi e i costi delle assicurazioni in due anni sono stati moltiplicati per venti per chi naviga nelle acque “pericolose”.

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