Il sistema delle flange e il problema degli spostamenti della nave – La tempestività dei mezzi del raggruppamento d’imprese per l’antinquinamento
ISOLA DEL GIGLIO – Rimane, almeno in teoria, la priorità delle ricerche di eventuali superstiti o dei corpi dei dispersi. Ma ormai, a quasi dieci giorni dalla tragedia, sul relitto della Costa Concordia si lavora per mettere in sicurezza il bunker (2.200 tonnellate di olio pesante e 200 di gasolio) e per intercettare, con le panne galleggianti e gli skipper di Castalia, ogni eventuale altra perdita di materiale inquinante.
Come ha dichiarato il commissario ad acta dell’operazione, il capo della protezione civile Gabrielli, sarebbe riduttivo pensare che gli elementi inquinanti del relitto siano solo il fuel e qualche lubrificante.
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