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Neri premia (e imbarca) i migliori del Nautico

Nella foto: il gruppo dei premiati.

LIVORNO – C’è una professione, quella del mare, che malgrado la grande crisi mondiale non conosce crisi: ma bisogna essere bravi, motivati ed accettarne le regole. Così al nautico Cappellini di Livorno, nella cerimonia di premiazione dei sei migliori diplomati delle sezioni macchinisti e capitani, le borse di studio offerte per il quarto anno dalla Fratelli Neri Spa sono state non un assegno o una coppa, ma un’opportunità di lavoro per tutti e sei: la chiamata d’imbarco per un periodo di prova su un rimorchiatore. Quelli di un’azienda, la Neri, che è oggi un simbolo in tutto il mondo dell’eccellenza di Livorno sul mare.

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L'ammiraglio Dell'Anna premia un vincitore.

Alla premiazione hanno voluto presenziare tutte le autorità livornesi: dal vescovo Simone Giusti al prefetto Tiziana Costantino, dal presidente della Provincia Giorgio Kutufà al sindaco Alessandro Cosimi, dal direttore marittimo ammiraglio Ilarione Dell’Anna al dirigente scolastico provinciale Elisa Amato, il direttore del quotidiano Il Tirreno Roberto Bernabò.

I sei premiati sono: Simone Genchi, Giorgio Martinelli e Alessandro Salvi per il corso macchinisti; Stefano Oro, Mirko Oresti e Simone Pattume per i capitani. Hanno consegnato le buste con la chiamata d’imbarco, sotto la regia di Piero Neri, il prefetto Costantino, il presidente della Provincia Kutufà, il sindaco Cosimi, l’ammiraglio Dell’Anna, la dottoressa Amato e il direttore Bernabò. Tra i tanti presenti, anche l’ammiraglio ispettore capo Marco Brusco, fino a qualche mese fa comandante generale delle Capitanerie di porto.

Neri Piero

L’opportunità per i sei ragazzi vincitori del premio di valutare sui rimorchiatori Neri dal vivo il mestiere e proiettarsi nel futuro di marittimi a tempo pieno è stata da tutti giudicata un richiamo importante a quanto le professioni del mare oggi offrano. E Piero Neri ha voluto ricordare che l’anno scorso tra i premiati c’era una ragazza, immediatamente assunta, dopo il periodo di prova, su una nave da crociera. Come a dire: sul mare ancora c’è posto per giovani bravi e che abbiano voglia di lavorare. Ancora Piero Neri ha ricordato che malgrado la crisi internazionale, oggi sulle navi italiane imbarcano molti equipaggi stranieri, perché i giovani italiani con le caratteristiche richieste sono poche. Della serie: chi ha voglia, s’impegna e accetta i sacrifici di una vita non facile, sul mare e sulle navi trova certamente importanti e ben remunerati sbocchi di lavoro. Il nautico Cappellini a sua volta è un’opportunità: e infatti i suoi iscritti crescono e i suoi diplomati migliori difficilmente fanno anticamera alla ricerca di un lavoro.

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Pubblicato il
27 Giugno 2012

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