Una circolare annuncia che secondo l’Istat non sarebbero legittimi – Immediato sciopero per il 5 dicembre e preannuncio di azioni ancora più clamorose
ROMA – Nel paese del diritto ma specialmente del rovescio, arriva una nuova grana nell’ambito delle Autorità portuali legata proprio alle incertezze della posizione giuridica del personale e dei relativi contratti.
Nella sostanza, a seguito di una circolare del direttore generale dei porti Cosimo Caliendo – ministero delle Infrastrutture – che rifacendosi al Consiglio di Stato chiede alle Autorità portuali di far restituire ai propri dipendenti tutti gli aumenti dell’ultimo contratto integrativo e del contratto nazionale, è stato proclamato lo stato di agitazione immediato e un primo sciopero nelle Authority per mercoledi 5 dicembre.
La vicenda ha aspetti kafkiani, e vi si intrecciano i consueti contorzionismi delle leggi nazionali sul lavoro, con i controlli ministeriali e i successivi interventi della magistratura contabile.
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