Sulle tasse portuali la beffa per Trieste

Lungi dall’essere facilitati, i punti franchi del porto pagheranno di più – La crescente minaccia di Koper, dove costi e tasse sono nettamente inferiori

Marina Monassi

ROMA – Com’era prevedibile, la recente stangata sulle tasse portuali innescata al decreto interministeriale di fine 2012 (in data 24 dicembre e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 5 gennaio scorso) ha provocato un’ondata di proteste, la minaccia di alcuni armatori di abbandonare o diradare le soste nei nostri porti, e anche la contestazione dei termini del decreto stesso. Contestazione che riguarda sia i tempi di applicazione degli aumenti, sia l’“eccezione” contemplata per i punti franchi del porto di Trieste, che invece di essere una facilitazione – come ha tentato surrettiziamente di far credere il testo stesso del decreto – ha costituito un ulteriore aggravio per quel porto.
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