Duro richiamo del presidente di Italia Marittima a visioni unitarie con il territorio – La concorrenza di Koper e le analisi di D’Agostino e Sommariva
TRIESTE – Basta un nuovo piano regolatore del porto – che poi tanto nuovo sembra non essere – per cambiare metodologie, risultati e anche le strategie per il futuro? Nel dibattito che si è svolto di recente al Propeller triestino, la frustata è arrivata da Pierluigi Maneschi, presidente di Italia Marittima e titolare del gruppo omonimo che gestisce il terminal contenitori TMT. “Il piano regolatore del porto – ha detto Maneschi – ha accumulato ritardi indiscutibili, uscendo in sostanza dall’attualità delle esigenze reali.
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