Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Armistizio sulla “gestione”?

(da sx) Poli, Bonadio (nascosto) Corsini, Gargiulo, Nogarin e Pini (collegio conti).

LIVORNO – Il comitato di gestione dell’Autorità portuale del Tirreno settentrionale ha dunque accettato, con tre voti favorevoli e quello contrario del sindaco di Livorno, la nomina del dottor Massimo Provinciali a segretario generale dell’AdSP. Hanno votato a favore, raccontano i presenti, ovviamente il presidente Corsini che ha fatto la proposta, ma anche il rappresentante della Regione Toscana Vanni Bonadio e quello del Comune di Piombino Maurizio Poli, sia pure con diverse motivazioni. Bonadio si è espresso a favore della proposta Corsini pur rilevando “con amarezza che non è stato raggiunto un accordo per una rappresentanza del territorio”. Poli è stato generico. Ma secondo le indiscrezioni filtrate da Piombino, ha votato si perché tra Corsini e il sindaco Giuliani sarebbe stato concordato di nominare Claudio Capuano come direttore del porto – previsto dalla Riforma – con capitoli di bilancio separati e dedicati e un ufficio territoriale con le autonomie previste anch’esse dalla riforma. Rimane aperta la “destinazione” di Luciano Guerrieri, già presidente eccellente del porto piombinese, già commissario dello stesso, già esperto di dragaggi e bonifiche a livello nazionale per Assoporti, già riconosciuto ottimo organizzatore del comparto traghetti e crociere tra Piombino e l’Elba. Voci ricorrenti lo danno per candidato alla Porto 2000 quando sarà completato il farraginoso controllo dei documenti del gruppo vincitore della gara di privatizzazione.

[hidepost]

Tornando al comitato di gestione dell’AdSP, Corsini ha risolto il nodo gordiano del segretario generale: ma deve adesso affrontare quello altrettanto complesso della riorganizzazione dell’organico del “sistema”, dove ci sono poco meno di una dozzina di dirigenti dei due porti cui assegnare (o no) deleghe specifiche, comprese quelle che il segretario generale Provinciali aveva tenuto per se in attesa della riforma. Sono in vista anche ritocchi allo stesso comitato di gestione, perché se i “correttivi” alla Riforma Delrio andranno verso il testo varato dal consiglio dei ministri (vedi in questo stesso numero) il comandante del porto rientrerà con pieni poteri, e il sindaco Nogarin dovrebbe uscire, salvo non ci siano ulteriori “correttivi” da parte del parlamento.

Corsini da parte sua ha dichiarato di voler procedere velocemente alla soluzione di alcuni dei problemi urgenti sul tappeto, a cominciare dal blocco della gara dei bacini di carenaggio. Sul comitato della settimana scorsa, ha apprezzato – ci ha detto – “l’atteggiamento responsabile e collaborativo del sindaco Nogarin che pur tenendo fede al suo niet su Provinciali ha comunque fornito utili contributi che fanno sperare in una collaborazione fattiva sui temi del porto”.  Parlare di pace forse è eccessivo, ma chissà che non si possa contare su un armistizio nel nome di una vera “governance” condivisa?

A.F.

[/hidepost]

Pubblicato il
20 Settembre 2017
Ultima modifica
26 Settembre 2017 - ora: 09:18

Potrebbe interessarti

Avanti adagio, quasi indietro

Potremmo dire, parafrasando Guido Gozzano, che tra gli infiniti problemi che riguardano il nostro mondo attuale, tra guerre e genocidi, ci sono anche le “piccole cose di pessimo gusto”. Tra queste c’è l’incredibile vicenda...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio