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Il Parlamento Europeo approva proposte chiave per il settore

ROMA – Il 4 giugno scorso la Commissione Trasporti del Parlamento UE ha votato e approvato alcune proposte riguardanti aspetti strategici per il settore dell’autotrasporto.

Riguardo ai tempi di guida e di riposo dei conducenti, la proposta approvata va nella direzione di una maggiore elasticità nell’applicazione delle regole, garantendo più ampi margini di flessibilità che non contrasta con il fondamentale principio della sicurezza stradale. Vanno in questa direzione la possibilità di alternare riposi regolari e riposi ridotti e quella di rientro a casa per gli autisti una volta terminate le ore di guida. In riferimento al riposo lungo in cabina, la proposta ne conferma il divieto ma accoglie la possibilità di effettuare il riposo a bordo del veicolo in aree opportunamente attrezzate dal punto di vista igienico e della sicurezza.

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La proposta approvata sul cabotaggio introduce precise limitazioni in ordine al tempo trascorso nel Paese ospitante, mentre le norme sul distacco del personale, che prevedono l’applicazione della stessa retribuzione degli autisti residenti, troveranno applicazione sia al cabotaggio che alle tratte stradali dei trasporti combinati. Sempre in merito al cabotaggio la proposta limita a due giorni il tempo di permanenza in altro Stato a seguito dello scarico della merce in un trasporto internazionale, nonché il divieto di intraprendere nuove operazioni di cabotaggio prima che sia trascorso un periodo di “raffreddamento” di 72 ore.

È stata inoltre votata ed approvata la proposta che estende ai veicoli di massa superiore a 2,4 tonnellate le regole sui tempi di guida e di riposo e le disposizioni sull’accesso alla professione, al contempo introducendo limitazioni degli importi a dimostrazione della capacità finanziaria.

“Sono soluzioni che in generale ci appaiono di buon senso anche nei riguardi degli autisti, che rappresentano una ricchezza per le imprese di trasporto – dichiara Thomas Baumgartner, presidente di ANITA. Bisogna però stare attenti a non assimilare le tratte stradali dei trasporti combinati alle operazioni di cabotaggio in quanto le terminalizzazioni sono a tutti gli effetti parte di un trasporto internazionale e come tali devono essere sottoposte alle relative regole. Se così non fosse, si potrebbe registrare una brusca battuta d’arresto allo sviluppo dei trasporti combinati” – conclude Baumgartner.

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Pubblicato il
13 Giugno 2018

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