Livorno porto “digitalizzato” nel programma Ue Corealis

Stefano Corsini
NAPOLI – “Uno Smart Port Index, un indice per misurare, confrontare e valutare il grado di innovatività tecnologica, ambientale e operativa dei porti italiani, europei, e del Mediterraneo Occidentale”. È questa l’idea che l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale è pronta a lanciare per rispondere alle sfide dell’industria 4.0. Ad anticiparne i contenuti durante la Naples Shipping Week è stato il presidente Stefano Corsini durante l’intervento introduttivo alla sessione promossa dalla Port Authority e dedicata agli smart ports. «Le infrastrutture portuali non sono soltanto fisiche – ha dichiarato Corsini in apertura di intervento – oggi l’innovazione estende i confini del concetto stesso di pianificazione portuale, portando a un nuovo livello di attenzione il tema dello sviluppo delle infostrutture, delle reti, e dei servizi».
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Per il numero uno dei porti dell’Alto Tirreno un Piano Regolatore del Sistema Portuale degno di tale nome non può più prescindere da un assessment tecnologico approfondito. «Se le scelte sulle infrastrutture fisiche si pongono su un orizzonte temporale di 20, 30 o più facilmente 50 anni – ha aggiunto – è necessario incorporare in quelle scelte una valutazione su quali tecnologie saranno disponibili come minimo tra 5 o 10 anni». Per questo motivo la Port Authority ritiene che lo smart port index possa essere un valido strumento di supporto decisionale: «servono nuovi indicatori di performance di sistema, non legati esclusivamente al livello di accessibilità, utilizzo, sicurezza delle infrastrutture, ma in grado di stabilire il grado di connettività, disponibilità e accessibilità delle informazioni, delle reti, delle piattaforme e della sensoristica distribuita che converge verso il Port Monitoring di nuova generazione», ha concluso Corsini. Così il prossimo 19 ottobre, l’Autorità di Sistema Portuale e il Consorzio Nazionale Interuniversitario delle Telecomunicazioni (Cnit) ospiteranno, per la prima volta in Italia, di dimostrazione pubblica della guida autonoma in una infrastruttura IoT, quella appunto del porto di Livorno. Sarà un’occasione importante per cominciare a riempire di contenuti l’indice degli smart port.
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LIVORNO – Il progetto di collaborazione tra Ericsson, il Porto di Livorno e il Consorzio Nazionale Interuniversitario delle Telecomunicazioni (CNIT), nato con l’obiettivo di digitalizzare le operazioni portuali e renderle più efficienti e sostenibili attraverso l’utilizzo della tecnologia 5G, è stato scelto come uno dei 5 living lab all’interno di Corealis, il progetto europeo dedicato alla realizzazione del porto del futuro.
Nell’ambito di questa iniziativa, Ericsson progetterà e implementerà casi d’uso innovativi relativi alla logistica avanzata, grazie alla realizzazione di una vera e propria rete end-to-end 5G nell’area del porto di Livorno. L’obiettivo principale è dimostrare come le informazioni integrate provenienti da diversi dispositivi e navi presenti all’interno dell’area portuale, potenziate dalle tecnologie di realtà aumentata e combinate con algoritmi di controllo avanzati a livello centralizzato, possano accelerare le operazioni di carico e scarico e migliorare la sicurezza del personale.
Ericsson condurrà anche una valutazione dell’impatto sociale delle sperimentazioni in corso all’interno del contesto della città portuale, per arrivare alla formulazione di una strategia di utilizzo delle risorse che sia sostenibile a livello ambientale.
Antonella Querci, dirigente per lo Sviluppo, la Programmazione Europea e l’Innovazione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale ha detto in merito: “Il 5G è una delle tecnologie che già nel breve periodo trasformeranno in profondità i porti. Con questa iniziativa concreta il porto di Livorno aggancia in anticipo l’onda di sviluppo della connettività pervasiva del 5G. Un soggetto di livello internazionale come Ericsson ha scelto Livorno come porto dove testare le nuove soluzioni 5G; un’opportunità straordinaria, non solo per modernizzare il porto, ma anche per l’attrazione di investimenti ad alto valore aggiunto sul nostro territorio”.
Federico Rigoni, amministratore delegato di Ericsson in Italia, commenta: “Con la partecipazione al progetto europeo Corealis, Ericsson vuole dimostrare i benefici del 5G nell’ambito della logistica integrata portuale. La tecnologia mobile di nuova generazione potrà infatti garantire ai porti del futuro maggiore efficienza, competitività, sicurezza e sostenibilità ambientale. Corealis ci permette inoltre di proseguire la collaborazione avviata nel 2016 con una realtà all’avanguardia quale quella del Porto di Livorno e di entrare a contatto con le esperienze dei principali porti europei”.
I porti di Livorno, Valencia, Pireo, Anversa, Haminakotka, con i corrispettivi progetti, sono stati selezionati all’interno di Corealis in qualità di living lab. Essi implementeranno e testeranno le innovazioni in reali situazioni operative, con il fine di creare veri case study a loro volta utili come modello per gli altri porti europei, presenti o meno nella piattaforma operativa di Corealis.
All’interno di Corealis, Ericsson è alla guida del modulo tecnologico legato alle operazioni di smart terminal abilitate dal 5G.
Il Porto di Livorno sta partecipando attivamente alla rivoluzione digitale in atto nel campo del trasporto marittimo europeo. Si trova in una posizione geografica favorevole nella Toscana occidentale, e riveste un ruolo importante nel commercio europeo grazie ai 780.000 container e ai 2,5 milioni di passeggeri (traghetti e navi da crociera) in transito ogni anno. Questi elementi rendono il Porto di Livorno un punto di riferimento ideale per l’implementazione di soluzioni tecnologiche orientate alla crescita sostenibile.
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