Agreement per le dogane di Venezia e di Damietta
VENEZIA – Pino Musolino, presidente dell’Autorità di sistema portuale dell’Adriatico settentrionale, sta lavorando con i dirigenti delle dogane di Damietta, in Egitto, per arrivare a un vero accordo di collaborazione che faciliti il transito delle merci via nave nei due porti. Se n’era parlato un paio di mesi fa nel forum di Allesandria d’Egitto “Egyptian-Italian dialogue on maritime economy”, che ha affrontato anche le ricadute per i porti dell’Adriatico, Venezia prima di tutto, del grande (e contestato) progetto cinese della nuova Via della Seta.
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L’importanza dell’Egitto per l’economia marittima del nostro Paese, indipendentemente dalle prospettive della Belt&Road Initiative cinese, è andata crescendo negli ultimi anni sia per lo scambio di merci e di tecnologie, sia in particolare perché l’allargamento del canale di Suez ha moltiplicato gli scambi marittimi tra Far East e Adriatico. L’Egitto a sua volta sta proiettando le proprie aspettative di crescita economica in particolare verso l’Italia, considerata un partner affidabile per poter entrare dal Mediterraneo verso il centro e Nord Europa. In questo quadro, un accordo tra le dogane dei due paesi mira a facilitare non solo il passaggio delle merci, ma anche ad aprire i reciproci mercati con il minimo degli adempimenti burocratici e con un forte sviluppo delle operazioni sul web.
Dal punto di vista dell’Italia, l’interesse per il canale di Suez è sempre stato molto alto: e le imprese italiane hanno spesso lavorato a fianco di quelle egiziane per mantenere la via d’acqua interna al massimo dell’efficienza. Si ricorderanno anche gli interventi del pontone “Italia” del gruppo Neri per liberare il canale da un relitto che lo sbloccava, e le svariate missioni delle imprese adriatiche di lavoro subacqueo per analoghi interventi. L’accordo tra dogane dovrebbe maturare entro i primi mesi del 2019 segnando anche un indiscutibile successo della nostra diplomazia.
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