ROMA – Nel 2020 le tariffe per il transito delle navi nel canale di Suez sono rimaste invariate rispetto a quelle applicate lo scorso anno. È un segnale importante: perché da una parte registra le problematiche aperte dalla pandemia mondiale con il calo dei traffici, dall’altra cerca di fronteggiare le nuove rotte, quella artica (che comincia a farsi sentire specie per i container) e il periplo dell’Africa, favorito dal basso costo del fuel. L’Autorità che gestisce il canale ha reso noto che i diritti di transito sono stati incrementati solo per due tipologie di navi: le rinfusiere, tipologia di naviglio che negli ultimi dieci anni ha rappresentato il 15-20% dei transiti totali, e le navi per gas di petrolio liquefatto, per le quali da aprile è stato introdotto un rincaro del +5%.
Annunciando il tariffario per il 2020, la Suez Canal Authority aveva reso noto che nel 2019 il canale è stato attraversato da 18.800 navi (con un incremento del +3,9% sull’anno precedente) e che i ricavi generati dai diritti di transito sono ammontati a 5,8 miliardi di dollari rispetto a 5,7 miliardi nel 2018. Inoltre lo scorso anno le navi transitate nel canale trasportavano 1,03 miliardi di
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