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“Cinque Terre” e il charter nautico

GENOVA – A parlare è Angelo Siclari presidente di Assormeggi Italia ed il riferimento è alle autorizzazioni che il Parco Nazionale delle Cinque Terre non ha rilasciato ad oltre il 90% delle imprese charter con sede nel Golfo del Tigullio. “Siamo esterefatti, increduli e spiazzati” scrive Siclari.

È stato infatti dato dall’Ente Parco l’elenco delle imprese di noleggio nautico che sono riconosciute idonee per accedere nella riserva marina e dalle quali risultano escluse gran parte delle attività che hanno sede nel comprensorio del Tigullio, per lo più associate ad Assormeggi Italia.

Ciò significa – prosegue un amareggiato Siclari – un danno economico incalcolabile per i nostri associati che già avevano pianificato un piano turistico con prenotazioni da ogni parte del mondo. Il danno che si va a creare comprende una grande fetta della ricettività turistica del nostro comprensorio. Senza autorizzazioni non porteremo turisti alle 5 terre con danni economici anche per le realtà commerciali locali.

Accompagniamo da decenni turisti con unità adeguate alle norme volute dall’ente, nel rispetto assoluto dei codici preventivi a tutela dell’ambiente marino. Ora a fine giugno ci troviamo senza autorizzazioni.

Non si può fare turismo così, non si può lavorare. È inutile continuare a fare sforzi, creare sinergie, investire, credere nelle proprie attività se poi succedono queste cose. Peraltro vorremmo capire le motivazioni del diniego. Viene elaborata una classifica senza che sia consentito di conoscerne il metodo.

Questo è un tema che va oltre la politica imprenditoriale, qui entra in ballo il poter fare turismo di gran qualità in un territorio molto conosciuto a livello mondiale. Siamo organizzati e predisposti a questo, ma così non è più possibile garantirlo.

In un periodo davvero difficile, complicato dove le imprese hanno necessità di certezze comportamenti del genere non fanno che affossarle ulteriormente.

E poi è impensabile che si debba arrivare quasi a Luglio a sapere se si è autorizzati o meno. Queste cose vanno concretizzate nel periodo invernale per consentirne una adeguata programmazione.

“A tutela delle nostre imprese e soprattutto a garanzia della qualità Turistica verso i nostri turisti, – conclude Siclari – valuteremo se intraprendere un percorso di carattere legale, chiedendo il risarcimento per gli elevati danni che le imprese charter nostre associate rischiano di subire.”

Pubblicato il
30 Giugno 2021
Ultima modifica
1 Luglio 2021 - ora: 13:52

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