Nautica da diporto, cambia il codice

GENOVA – Al 61° Salone Nautico di Genova, inaugurato giovedì e conclusosi due giorni fa con notevole partecipazione, si è tenuto il Convegno “Nautica da diporto, la nuova bandiera italiana – Dalla riforma del Codice a quella del Regolamento attuativo, ai decreti di settore, le semplificazioni volte a rendere la bandiera nazionale più competitiva”, organizzato da Confindustria Nautica.

All’incontro hanno partecipato Teresa Di Matteo, direttore generale del Trasporto marittimo, Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, l’ammiraglio ispettore capo Nicola Carlone comandante generale della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera, il comandante Massimo Seno, capo reparto Affari Giuridici, Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, il vicepresidente di Confindustria Nautica, Maurizio Balducci, e inoltre Adolfo D’Angelo di CONFARCA, Marco D’agliano di UNASCA, i soggetti coinvolti nei tavoli tecnici di lavoro e coordinamento. A moderare l’incontro Roberto Neglia, responsabile rapporti Istituzionali di Confindustria Nautica.

Teresa Di Matteo ha annunciato che la bozza di attuazione del Codice della Nautica è stato licenziato dalla Direzione Generale. Successivamente è atteso il parere degli altri Ministeri coinvolti prima che la norma possa arrivare a Palazzo Chigi. Di Matteo ha reso noto che il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini ha firmato il provvedimento relativo alla riforma della patente nautica e la normativa su noleggio e locazione dei natanti.

Il vicepresidente di Confindustria Nautica Maurizio Balducci ha ricordato l’importanza delle semplificazioni e delle riforme al fine di rendere competitiva la bandiera italiana rispetto alla concorrenza di bandiere europee ed extraeuropee.

Diversi gli snellimenti della procedura d’esame per la patente nautica, a vantaggio sia dei candidati, sia dell’amministrazione. In primis, chi ha ottenuto l’idoneità alla prova scritta, ma non ha superato – per le due volte consentite – la prova pratica, può risostenere entro trenta giorni la sola pratica senza ricominciare il percorso dall’inizio, come avveniva fino a oggi. Semplificazioni anche per quanto riguarda i programmi di esame: con un approccio di taglio più pragmatico e pratico. È ammesso all’esame il candidato che abbia effettuato almeno 5 ore complessive di manovre, attestate da una scuola nautica.

“Siamo contenti del proficuo rapporto di confronto – ha aggiunto Balducci -. La semplificazione delle parti nozionistiche e mnemoniche e maggior attenzione a sicurezza, navigazione pratica e tutela ambientale sono gli obiettivi raggiunti”.

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