ROMA – Piazzali portuali strapieni di auto che i concessionari non ritirano perché a loro volta non vendono: il settore dell’auto è tra quelli che pagano cara la pandemia ma anche la crisi dei ricambi e dei chip. Non solo le auto: l’impennata di vendita di motocicli registrazione 2021 sta scontando a sua volta la crisi dei pezzi di ricambio, in gran parte ormai prodotti in India e Cina.
Per avere un ricambio di “ruota libera” per l’avviamento di una moto KTM, il cliente che ce l’ha segnala sta aspettando – con la moto ferma in officina – ormai da quasi due mesi.
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