Pesanti differenze import-export con il Far East

Andrea Monti

COLLESALVETTI – Dalla periferia dell’area retroportuale di Livorno, una finestra aperta sul mondo della logistica. Con impressioni personali di chi, Andrea Monti di SOGESE – che ciclicamente consultiamo su queste pagine – il mondo logistico non si limita a subirlo, ma collabora a viverlo in attivo.

Andrea, siamo ormai in pieno agosto, ma continua ad esserci il problema dei noli marittimi squilibrati…

“Proprio così, con aumenti più che sensibili dal Far East all’Europa e completamente ridotti nella rotta inversa. Se aggiungiamo a questo problema il rischio dei porti intasati, delle lunghe attese in rada, degli ingorghi dell’ultimo miglio, si capisce perché stia avanzando la modalità alterativa proprio dal Far East all’Europa.”

Cioè?

“Sta prendendo più piede la modalità ferroviaria, che garantisce magari quantitativi minori – non si arriva certo ai 20 Teu di una grande nave – ma assicura tempi certi di arrivo e buoni collegamenti con i nodi interportuali. Con in più costi concorrenziali”.

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