Sulla Toremar a domani la decisione ma è guerra aperta tra Moby e Lauro
Ricorsi incrociati e minacce di andare al Tar sembrano ormai scontati in attesa del verdetto – Intanto è partita la stagione dei traghetti
FIRENZE – La sentenza definitiva – ma definitiva fino a un certo punto, come vedremo – è attesa per domani 5 maggio. Alle 14 la commissione della Regione Toscana che ha valutato le due offerte per Toremar, quella del gruppo Moby e quella del gruppo Toscana di Navigazione (Lauro & C.) annuncerà in seduta pubblica chi dei due avrà vinto. E sarà comunque una decisione “provvisoria” – come ha spiegato l’assessore regionale Luca Ceccobao, in quanto potrà diventare definitiva solo dopo una ulteriore, laboriosa e non velocissima disamina di tutti i documenti finanziari presentati dalle due cordate. E dopo le ulteriori verifiche che sul vincitore verranno fatte dall’Antitrust e dalla Commissione Europea. Tutto questo, senza considerare come probabile un immediato (o quasi) ricorso al Tar del gruppo perdente, come è stato già fatto capire da entrambe le cordate.

L'avvocato Andrea Morini (a sinistra) e Guido Fanfani.
La privatizzazione della Toremar in sostanza si è trasformata – come qualcuna aveva previsto fin dall’inizio – in una difficile corsa a ostacoli. Per di più con quel pronunciamento fatto dalla commissione regionale prima di Pasqua, che aveva assegnato la vittoria alla Toscana di Navigazione, però subito rimangiata dall’intervento ostativo dei legali di Moby. Con il senno del poi, si potrebbe considerare sia il pronunciamento iniziale della commissione, sia l’immediato suo annullamento e rinvio a domani della scelta definitiva, come una colpevole ingenuità se non peggio. Perché se la vittoria sarà confermata a Toscana di Navigazione, la commissione avrà dimostrato se non altro incertezza nelle ragioni alla base del primo pronunciamento.
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Se la sentenza sarà invece ribaltata a favore di Moby, dimostrerà di non essere stata all’altezza fino a quando non sono intervenuti i legali della compagnia di Onorato. Insomma, il pasticcio sembra servito. Ed è comprensibile che con questo stato di cose il ricorso al Tar del perdente sia dato da tutti gli osservatori più che scontato.
Il che significherà, sul piano pratico, che l’attuale gestione della compagnia regionale rimarrà per parecchio tempo, anche perché la stagione dei traghetti per l’Elba è ormai in pieno sviluppo e un cambio di timoneria in corsa non sarebbe né semplice né facile. Salvo ulteriori sorprese, tutt’altro che impossibili sulla vicenda.
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