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A Monaco Forcieri rilancia il ruolo dei porti liguri

Botta e risposta con l’ambasciatore italiano in Germania che aveva enfatizzato l’Adriatico – Gli incontri di Salerno

LA SPEZIA – Animato dibattito al Transport Logistics di Monaco di Baviera, durante il convegno su “La piattaforma logistica italiana al centro dei traffici tra Europa, Paesi del Mediterraneo ed Oriente”, che ha ospitato due tavole rotonde: protagonisti i porti e gli interporti italiani (presenti i presidenti di Assoporti e Unione Interporti Riuniti) in particolare il sistema dei porti liguri, Ligurian Ports; il sistema dei porti dell’Alto Adriatico, NAPA; l’interporto di Bologna. Per la controparte tedesca anche la DSLV – Deutscher Speditions – und Logistikverband (Associazione Tedesca Spedizione e Logistica).

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“Il sistema dei porti liguri è sempre più competitivo, con i suoi quasi tre milioni e mezzo di container movimentati nell’ultimo anno ed una crescita che continua a due cifre anche nel 2011 – ha detto Lorenzo Forcieri, presidente dell’Autorità Portuale della Spezia e di Ligurian Ports – che è intervenuto dopo i saluti di Alessandro Marino, segretario della Camera di Commercio Italiana di Monaco, Katja Hessel, viceministro per l´Economia, Infrastrutture, Trasporti e gli interventi di Francesco Nerli, presidente di Assoporti, di Maurizio Maresca, Unicredit e di Alessandro Parrella, vicepresidente di NAPA – e le Autorità Portuali di Genova, Savona e La Spezia, stanno lavorando per integrarlo ulteriormente”.

“Abbiamo un’indicazione precisa, che raccogliamo – ha detto Forcieri – il mercato sta individuando nel nostro sistema ligure la risposta a diversi problemi ed alle esigenze di una sempre più elevata efficienza. Noi rispondiamo con l’accelerazione della realizzazione di nuove banchine e delle operazioni di dragaggio, oltre che con l’implementazione di tutti i sistemi informatici. Siamo aperti agli investimenti privati ed alle collaborazioni pubblico/privato.

Oggi, con l’aumento dei traffici da e per il Far East molte ragioni giocano a favore dei porti del sud del Mediterraneo, sia in termini economici sia ambientali: non solo i 5/6 giorni di navigazione in meno, ma anche un contributo all’osservanza delle direttive UE in materia di riduzione di Co2.

“E’ vero che sono necessari ulteriori interventi infrastrutturali, ma i porti liguri sono una realtà forte e solida e non uno scenario virtuale, e, tengo a precisarlo, anche nei collegamenti terrestri non siamo all’anno zero! Già oggi esistono collegamenti giornalieri verso Rotterdam, Antwerp, Herne; trisettimanali verso la Svizzera; bisettimanali verso Ulm e Amburgo, solo per citarne alcuni, a costi equiparabili con quelli delle altre tratte europee, nonostante i noti limiti infrastrutturali.

”La nostra volontà non è quella di contrapporci ai porti del Northern Range, ma di contribuire a migliorare l’efficienza complessiva del “sistema Europa”.

“Queste argomentazioni sono state ribadite da Forcieri direttamente all’Ambasciatore d´Italia in Germania Michele Valensise, che, concludendo il convegno, aveva posto l’accento esclusivamente sul corridoio Adriatico. “Non ho niente contro gli investimenti ipotizzati per l’arco Adriatico, ma non possiamo trascurare realtà come la nostra che può crescere presto e bene nell’interesse dell’intero Paese, se vedesse finalmente avviate a soluzione la realizzazione di due importanti opere quali il Terzo valico e la Pontremolese”.

Sempre a Monaco, di particolare interesse è stato l’incontro istituzionale del presidente dell’Authority di Salerno Andrea Annunziata e del segretario generale Luigi Di Luise con i vertici dell’Autorità Portuale di Shenzhen (Cina), interessati a valutare ipotesi di investimento nelle infrastrutture portuali del nostro scalo e sviluppare i flussi di traffico con l’Estremo Oriente.

Nello spazio espositivo riservato all’Autorità Portuale di Salerno, gli operatori portuali salernitani hanno potuto accogliere numerose aziende internazionali, interessate ad avviare nuovi rapporti commerciali nei flussi di traffico tra il Centro Europa e i Paesi del Mediterraneo e del Medio ed Estremo Oriente, tramite il nostro scalo e i nostri servizi.

A conferma dell’ulteriore sviluppo del Porto di Salerno, operatori del Nord Europa e dell’Estremo Oriente hanno mostrato interesse a sviluppare ulteriormente i rapporti commerciali esistenti, valutando l’opportunità di incrementare il traffico short sea da e per la Spagna tramite il nostro scalo. Importanti agenti asiatici intendono consolidare i rapporti di partnership esistenti con le imprese portuali salernitane per il trasporto di container dall’Estremo Oriente verso l’Italia, proponendo il Porto di Salerno come scalo principale. Inoltre, imprese tedesche, intendono utilizzare il Porto di Salerno come scalo di riferimento per la distribuzione dei loro prodotti presso le aziende della Provincia di Salerno e del Sud Italia.

Grande interesse è stato mostrato, inoltre, per una nuova possibilità di trasporto merci per le imprese campane (e non solo) offerta dall’Aeroporto di Salerno-Costa d’Amalfi, che – ben collegato con il porto commerciale di Salerno – si inserisce nel sistema di trasporto intermodale portuale-aeroportuale campano. Dallo scalo, infatti, si atterra e decolla dal mare, con possibilità di trasporto anche nelle ore notturne. L’aeroporto, con ulteriori adeguamenti infrastrutturali, supportati anche dalla Regione Campania, potrà costituire la nuova frontiera per lo sviluppo del cargo aereo a servizio dell’Italia meridionale.

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Pubblicato il
18 Maggio 2011

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