Tutti pazzi per le crociere ad Aponte Stazioni Marittime
Il terminal genovese potrebbe diventare quasi totalmente dell’armatore di MSC – Anche a Livorno molti appetiti ma la gara “frena”- L’impegno della Spezia e i progetti del sud

Gianluigi Aponte
ROMA – Piatto ricco, mi ci ficco. E con le crociere che sono ad oggi l’unico settore dello shipping con crescita continua (in percentuale quasi sempre a due cifre) è comprensibile come tutti i porti italiani siano in movimento per entrare nel business: o dove già ci sono, per diventare più attrattivi. E’ il caso, annunciato in questi giorni, dell’interesse di Gianluigi Aponte per “Stazioni Marittime” di Genova, che ad oggi ha come principale socio l’Autorità Portuale ma che deve essere privatizzata come tutte le altre società partecipate. L’Authority ha annunciato di voler cedere il 24% delle azioni attraverso Finporto, mantenendo solo il 10% di controllo. Aponte dispone già del 43% attraverso MSC e GNV, per cui acquisendo il 24% “liberato” dall’Authority diventerebbe di fatto il proprietario assoluto o quasi. La gara sta per essere indetta: e non è certo comunque che Aponte possa essere l’unico concorrente, proprio perché le crociere tirano: e qualcuno parla già di una joint-venture tra gli altri armatori che operano nel settore su Genova o sui porti vicini per non lasciare mano libera all’armatore di MSC.
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Se a Genova si affilano le armi, anche altrove le crociere sono agente catalizzatore di scontri o di sviluppi operativi. A La Spezia proprio in questi giorni è stato annunciato che presenze sporadiche di navi da crociera diventeranno con la stagione attuale presenze costanti: ad aprire la “campagna” spezzina è Royal Caribbean con l’ammiraglia da 78 mila tonnellate “Grandeur of the Seas” che già oggi, sabato 18 toccherà il Golfo dei Poeti e la città spezzina con una previsione di 42 mila passeggeri contro i soli 16 mila – praticamente un assaggio – dell’anno scorso. Seguiranno “Grandeur” altre toccate di navi del gruppo il 25 maggio, con quelle dell’Azamara Club Cruise dal 1º giugno e altre di Celebrity fino alla “Celebrity Silhuette” il 27 luglio e il 2 agosto. La stazione passeggeri di Calata Paita sta diventando realtà e sara una delle più moderne d’Italia, collegata direttamente al waterfront della città.
Anche Marina di Carrara, che si è ritagliata un piccolo spazio nelle crociere (nei giorni festivi quando i traffici commerciali lasciano libere le banchine) punta a crescere. Ed è significativo il braccio di ferro che, tanto per restare nel Tirreno centro-settentrionale, si è innescato a Livorno sulla “Porto 2000”, la società partecipata da Authority Portuale e Camera di Commercio per traghetti e crociere. Ricevuta in … eredità politica dal nuovo presidente Roberto Piccini dopo il suo “defenestramento” voluto dal ministro Matteoli dall’Authority, la “Porto 2000” ha presentato proprio in questi giorni un consuntivo 2010 da urlo, con utile superiore a 2 milioni di euro, importanti accantonamenti ed altrettanto importanti programmi. Tanto che la sua privatizzazione, che lo stesso Piccini aveva predisposto alla Port Authority con tanto di bando di gara, probabilmente slitterà: per questa stagione è attesa una “dote” di due attracchi da 300 metri sulla banchina ad Alto Fondale, fino ad oggi divisa con i traffici della frutta esotica (che stanno per migrare al “Livorno Reefer” della Compagnia Portuali) e il valore della società aumenterà ancora con il dragaggio e la disponibilità per navi maggiori anche della banchina 75. Di privatizzazione dunque non si parla più, malgrado ci fossero molti appetiti anche dagli armatori che scalano il porto (lo stesso Aponte ha due crociere “di testa” della Msc su Livorno) ed altrettanti di gruppi locali, compresi i portuali di Cilp che sono alla disperata ricerca di imprese che facciano utile cash.
Scendendo a sud, puntano sulla crescita delle crociere anche Portoferraio (Authority di Piombino), ovviamente Civitavecchia – che è già in testa – e Napoli. Palermo ha avuto vantaggi importanti dalla temporanea riduzione degli scali in nord Africa e anche Bari, dove si è risolto di recente (vedi in questo stesso numero) il contenzioso sulla gestione della stazione passeggeri, annuncia nuovi progetti.
Per tutti, c’è una speranza: quella che l’organizzazione Medcruise ha trasformato in vaticinio, ovvero una crescita continua esponenziale almeno per i prossimi dieci anni. Imprevisti di questo pazzo mondo permettendo.
A.F.
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