Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Ultimatum di Pellegrino (MSC crociere) per una cabina di regia nazionale

Indispensabile coordinare gli interventi per ridurre i costi degli scali e fornire servizi adeguati agli standard internazionali – Il problema delle navi sempre più grandi

VENEZIA – A dieci giorni dall’”Italian Cruise Day” sulla crocieristica, che ha illustrato con orgogliosa sicurezza i forti sviluppi delle attività del comparto sui porti italiani, il managing director di MSC crociere Domenico Pellegrino ribadisce il suo allarme sull’eccessiva frammentazione dell’offerta nazionale.

[hidepost]

“Il mercato delle crociere raggiungerà quest’anno 17 milioni di passeggeri – ha detto Pellegrino al Forum di Venezia, e l’ha ribadito di recente con una nota – che diventeranno 25 entro tre anni. L’Italia è ancora il principale paese d’imbarco del Mediterraneo: ma se vuole restare protagonista deve avviare subito una politica seria di ammodernamento delle infrastrutture a livello nazionale, superando la mentalità provincialistica che ha portato oggi alla creazione di oltre sessanta porti che vantano una vocazione specifica. Pochi però sono oggi davvero competitivi a livello internazionale, mentre al contrario spesso chiedono alle compagnie prezzi fuor di mercato a fronte di servizi inadeguati”.

“Non è pensabile per il nostro paese – continua Domenico Pellegrino – riuscire a tenere il passo dei volumi di crescita del settore crocieristico senza istituire una cabina di regia a livello nazionale, in quanto i costi operativi di un così gran numero di porti sono ormai insostenibili. Già adesso per esempio molti porti italiani non sono neanche in grado di accogliere le grandi navi da crociera di ultima generazione; e la ragione principale risiede nel fatto che le risorse economiche vengono inevitabilmente disperse per gestire questa eccessiva frammentazione. Il viaggio in crociera inizia e termina a terra – ricorda Pellegrino – quindi è fondamentale che le infrastrutture garantiscano ai passeggeri imbarcanti e sbarcanti e in transito gli stessi confort offerti a bordo delle navi. Altrimenti – conclude il managing director di MSC – le compagnie saranno costrette a scegliere altre destinazioni più competitive”.

[/hidepost]

Pubblicato il
9 Novembre 2011

Potrebbe interessarti

Avanti adagio, quasi indietro

Potremmo dire, parafrasando Guido Gozzano, che tra gli infiniti problemi che riguardano il nostro mondo attuale, tra guerre e genocidi, ci sono anche le “piccole cose di pessimo gusto”. Tra queste c’è l’incredibile vicenda...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio