Tirrenia chi esce dalla Cin?
ROMA – Il dubbio diventa legittimo: possibile che le privatizzazioni all’italiana, partendo dall’Alitalia per arrivare alla Tirrenia, debbano tutte finire nell’imbarazzo delle sculacciate di Bruxelles?
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Limitiamoci a Tirrenia. Sembra ormai scontato che Cin debba fare un passo indietro, “sganciando” almeno uno dei suoi soci. Si parla con insistenza di Marinvest di Gianluigi Aponte, che controllando Grandi Navi Veloci e Snav sarebbe in netta concorrenza con le linee di Tirrenia sulla Sardegna. Ma a questo punto anche per la Moby di Vincenzo Onorato qualche problema nascerebbe. Insomma, l’uno o l’altro fuori da Cin: oppure tutti e due?
Se così fosse, rimarrebbe in Cin solo la famiglia Grimaldi di Napoli. Indubbio che anche da sola potrebbe farcela, visto che si tratta di uno dei più importanti armatori europei, con ramificazioni anche sul mare del Nord e piani di crescita esponenziali. Ma bisognerebbe capire se sopravviverebbe Cin del solo Grimaldi o se si dovesse andare a una nuova gara. Insomma, l’ennesimo pasticciaccio. Che peraltro ha conseguenze indirette anche sulle altre compagnie ex pubbliche privatizzate. Per Toremar sarebbe il definitivo De Profundis per i quasi 10 milioni di euro che ancora aspetta dalla Tirrenia (aspetta e spera: ma i più realisti parlano ormai di un debito inesigibile). Per Saremar non si capisce bene se potrebbe aprirsi un’occasione (forse entrando nell’orbita di Grimaldi?) o di un’ennesima contorsione.
Insomma la faccenda è grave. Ma come diceva un vecchio comico, non è seria. O almeno non sembra.
A.F.
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