Ucina: ridotta la stangata nautica
Sparita la tassa di stazionamento, la nuova tassa di proprietà incide meno e “salva” il turismo degli stranieri – Facilitazioni sul charter e riduzioni per la vela
GENOVA – Il tema, forse con quel filo d’ottimismo in più che del resto aiuta a non deprimere fino in fondo il settore, è stato: le nuove normative per il rilancio della nautica. E in piena primavera sul mare, simbolicamente rappresentata dalla foto qui sopra, l’ottimismo non è solo di maniera.
L’appuntamento sulle normative convocato dall’Ucina per fare il punto è stato duplice: lunedi scorso a Genova, oggi mercoledi 28 a Milano, in foro Bonaparte. Insieme al presidente di Ucina, Anton Francesco Albertoni, protagonisti degli incontri con la stampa anche il senatore Pdl Luigi Grillo e l’avvocato consulente fiscale di Ucina Francesco Cimmino.
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Albertoni ha fatto tutto il possibile per presentare le norme contenute nel decreto legge n. 1/2012, detto delle liberalizzazioni, come il bicchiere mezzo pieno. E in effetti, a fronte della sciagurata “tassa di ancoraggio” con la quale il governo era partito a gennaio – provocando la fuga di almeno trentamila imbarcazioni da diporto verso le più accoglienti strutture di Corsica, Croazia e Albania – la nuova “tassa di possesso” nata da uno studio presentato dalla stessa Ucina è certamente un passo migliorativo. Dovrebbe rendere allo Stato – ha detto Albertoni – qualcosa di più di quanto lo Stato si aspettava dalla tassa di stazionamento (240 milioni invece di 200): colpirà solo le imbarcazioni e le navi da diporto di proprietà degli italiani, scongiurando così il dirottamento di migliaia di barche di turisti stranieri dalle nostre coste; ed è notevolmente ridotta, nell’ammontare medio, rispetto alla prima stesura del balzello. In pratica, le barche tra 10 e 12 metri pagheranno circa la metà di quanto era inizialmente richiesto: e crescendo di dimensioni, la riduzione sarà ancora maggiore. Rimangono inoltre – ha chiarito Albertoni – le riduzioni per vetustà (a scaglioni dopo i primi cinque anni di vita delle barche) e il “bonus” del 50% di riduzione per le imbarcazioni a vela. Inoltre, grazie alla decisa azione di Ucina insieme ad Assonautica, alla Lega Navale, alla Fiv e alle associazioni dei consumatori, è stato scongiurato l’allargamento della tassa anche ai natanti non immatricolati attraverso un’imposizione aggiuntiva sulla potenza fiscale dei motori.Da parte sua il senatore Grillo, presidente della VIII commissione al Senato, firmatario dell’emendamento accolto dal governo, ha ricordato la battaglia per far capire quanto iniqua e dannosa fosse la stesura iniziale della tassa, tanto che si era ipotizzato rappresentasse un danno non solo per il settore ma anche per la fiscalità nel complesso.
Nella conferenza stampa di lunedi a Genova, Albertoni ha anche ricordato che le nuove normative semplificano il Charter nautico, consentono finalmente ai titolari di imbarcazioni private di poterle noleggiare per brevi periodi con una imposizione fiscale ridotta, ed ha auspicato che il mondo degli appassionati del mare sappia accettare la parte di sacrifici loro richiesta senza ulteriormente deprimere un comparto che è letteralmente al collasso. E che se regge ancora perchè i grandi yachts resistono nell’export, minaccia di finire alla canna del gas nei prossimi mesi per quanto riguarda il mercato interno.
In particolare il testo approvato – ha riferito Albertoni – contiene importanti novità per quanto riguarda la semplificazione delle procedure relative alla realizzazione di porti turistici attraverso lo strumento del project financing.
Con le nuove disposizioni i soggetti interessati a realizzare un porto turistico dovranno superare la sola conferenza dei servizi per il rilascio della concessione demaniale e non più anche una seconda conferenza dei servizi per il project financing. L’esito della gara verrà definito dall’Amministrazione Comunale di competenza anche sulla base della migliore idoneità dell’iniziativa selezionata a soddisfare gli interessi pubblici alla valorizzazione turistica ed economica dell’area interessata e alla sicurezza della navigazione.
La nuova normativa prevede inoltre che, se il promotore della gara non risultasse vincitore, avrà diritto al rimborso delle spese sostenute, con onere a carico dell’affidatario.
Altra importante novità contenuta nel decreto liberalizzazioni riguarda la semplificazione dell’attività di noleggio che prevede, per le unità superiori ai 10 metri, la possibilità che esso possa essere esercitato in forma occasionale dallo stesso armatore proprietario dell’imbarcazione o da persona da lui designata, con obbligo di patente nautica per le imbarcazioni (10-24 m) e di titolo professionale per le navi da diporto (>24m).
L’attività di “noleggio occasionale” sarà d’ora in poi soggetta a un’imposta sostitutiva del 20% per i corrispettivi conseguiti fino a 30.000 euro, e non sarà considerata attività commerciale, non potendo conseguentemente godere delle agevolazioni previste per le imprese. In altre parole, il possessore di un’unità superiore ai 10 metri potrà finalmente noleggiarla come avviene per il proprietario di una casa al mare per ripagarsi i costi di manutenzione; di contro un’agenzia di charter potrà più facilmente reperire sul mercato imbarcazioni disponibili al noleggio, diminuendo la propria esposizione finanziaria.
Un’altra novità di spicco riguarda la semplificazione del regime doganale delle navi da diporto extra UE, che riallineandosi alla normativa francese, consentirà ai porti italiani di diventare home port per le grandi unità estere (dai 24 metri in su). Con l’approvazione della nuova norma le grandi unità estere potranno infatti permanere nelle nostre acque facendo la normale pratica doganale richiesta ma mantenendo la propria bandiera, possibilità ad oggi preclusa.
Anche per ciò che riguarda il regime dell’export ci sono delle novità: la semplificazione prevede che le unità possano intendersi destinate al consumo dentro o fuori dal territorio doganale su semplice rilascio di una dichiarazione rispettivamente di importazione definitiva o di esportazione definitiva da parte dell’armatore con un grande risparmio di tempo e riduzione della burocrazia.
Le nuove disposizioni normative contenute nel Decreto Liberalizzazioni non sono le uniche novità che hanno interessato il comparto nautico in questo periodo. La scorsa settimana nel corso di un incontro tra il ministero delle Infrastrutture e Trasporti e l’Autorità Marittima Britannica sono state infatti confermate le procedure di riconoscimento dei titoli marittimi professionali tra Gran Bretagna e Italia, risultato destinato ad ampliare le opportunità di lavoro nel chartering per i marittimi di entrambi i Paesi.
Nel corso dell’incontro sono state inoltre poste le basi per il prossimo riconoscimento dei periodi di imbarco su naviglio britannico di personale italiano ai fini del rinnovo del proprio titolo professionale.
“C’è grande soddisfazione per tutti coloro che hanno preso parte attiva nel complesso ed articolato lavoro che ha prodotto questi risultati” – ha dichiarato il presidente Albertoni. Nel rinnovare il mio ringraziamento alle forze politiche che hanno accolto le nostre istanze e dichiarare la mia più sentita gratitudine nei confronti del senatore Luigi Grillo, presidente VIII Commissione Lavori Pubblici e del senatore Cesare Cursi, presidente X Commissione Industria Commercio e Turismo che tanto hanno fatto per portare avanti le nostre battaglie, posso dire di sentirmi, se non più sereno, sicuramente rinfrancato. Avverto tangibilmente che la nautica è tornata a rappresentare una tematica importante nelle decisioni del Governo, recuperando il suo status di comparto industriale centrale, nel quale si ricomincia a credere quale forza utile alla ripresa economica del Paese”.
“Le nuove disposizioni normative a favore della nautica contenute nel Decreto Liberalizzazioni, – ha commentato il senatore Luigi Grillo – rappresentano un significativo impulso per la ripresa del settore nautico nazionale che ha nella Liguria la regione più rappresentativa e trainante per numero di diportisti e di posti barca”.
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