Intanto La Spezia si fa sotto
LA SPEZIA – Ovviamente l’Authority portuale spezzina ci conta, anche se ad oggi tiene il profilo basso: e del resto è stato notevole il suo impegno per accelerare a questa primavera la disponibilità di una grande banchina dedicata alle crociere. Così all’annuncio che Royal Caribbean è pronta a spostarvi un cospicuo numero di “toccate” destinate nello schedule ufficiale al porto di Livorno, da la Spezia si risponde: siamo pronti, in attesa di avere anche la stazione marittima completa. Le voci, che stanno rimbalzando anche sulla stampa specialista, attribuiscono alla grande compagnia la volontà di spostare a la Spezia 47 degli 88 scali programmati su Livorno. Per essere esatti la Porto 2000 sostiene di non aver ancora avuto alcuna disdetta e anche gli uffici italiani di Royal Caribbean glissano. Ma si sa che queste cose maturano anche all’ultimo giorno.
[hidepost]Sarebbe, se la cosa venisse confermata, l’ennesimo risultato della “non decisione” di dedicare l’Alto Fondale di Livorno solo alle navi da crociera; e della guerriglia scatenata in particolare dalla Cilp per avere dalla Port Authority quanto promesso in cambio della banchina strategica per i forestali; ed ultimamente anche per avere una specie di accordo di joint-service (come avrebbe suggerito Nereo Marcucci, con una New-Co) che consentirebbe ai portuali di gestire servizi non ai passeggeri ma alle navi da crociera.
Sull’intera vicenda rimane aperto anche il grosso problema del trasferimento del Terminal Calata Orlando dall’attuale posizione, che (come evidenzia anche la foto) è del tutto incompatibile con le navi da crociera a poche decine di metri sottovento ai cumuli (e alle polveri) dei rinfusi. Il TCO aspetta da tempo di avere una nuova “location” che doveva essere prima sul molo Italia e adesso alla radice della sponda Est della Darsena Toscana. Ma i tempi si stanno allungando e alle crociere non fa certo piacere…
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