A Piombino chi corre per l’Authority
PIOMBINO – Sarà pure una “non scelta”, questo silenzio assoluto di chi dovrebbe aver già indicato la famosa terna per la nomina del nuovo presidente dell’Authority portuale di Piombino. Ma ormai è chiaro anche ai meno svegli che sulla nomina si stia giocando una partita complessa, come sempre sul piano della politica partitica che non su quello delle competenze pure.
[hidepost]E mentre il presidente uscente e non riconfermabile (ha fatto due mandati) Luciano Guerrieri si avvia al commissariamento, il toto-nomine interessa non tanto la prima poltrona della Port Authority, per la quale sembra scontato il diktat della Regione Toscana a favore del sindaco Gianni Anselmi, ma piuttosto sulla altrettanto ambita poltrona di segretario generale, oggi retta da Paola Mancuso. E’ noto che per legge la scelta del segretario generale è di competenza esclusiva del presidente. Quindi, almeno in teoria, dovrebbe essere Anselmi – se diventerà il successore di Guerrieri – ad assegnare il bastone di maresciallo al successore della Mancuso. Ma i giochi sarebbero aperti su una gamma di nomi che ogni giorni subisce variazioni, come le maree con le fasi lunari. Un principio non scritto ma da tutti rivendicato è che la seconda carica dell’Authority portuale spetti all’isola d’Elba, che ha due porti nel “sistema” (così fu per l’avvocato Paola Mancuso). E sembrava che l’ambita poltrona dovesse essere l’obiettivo di almeno un paio di personaggi politici isolani, che volevano “bruciare” l’eventuale candidatura del sindaco di Portoferraio Peria in uno scontro fratricida con Anselmi per la presidenza. Peria di recente ha fatto un passo indietro, dicendosi non interessato alla presidenza: ma non sembra che abbia detto lo stesso per la segreteria generale. O almeno, questo è il retro-pensiero di molti all’Elba. Ma non gira solo il suo nome: perché sulla segreteria c’è anche l’ipotesi di una candidatura Nardi, cioè dell’attuale presidente della Camera di Commercio. Roberto Nardi è un sottile: ha lanciato la sfida – anche se mai ufficialmente – per la presidenza della Port Authority, pur sapendo che Anselmi ha quasi certamente la nomina già in tasca; ma intanto ha coltivato le già buone relazioni con l’Elba, della quale si è posto come difensore in più occasioni. Potrebbe quindi anche diventare lui, per quanto non elbano, il candidato elbano alla segreteria?
Le vie della politica sono infinite. Forse più ancora di quelle di nostro Signore.
Antonio Fulvi
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