Ma Livorno è ancora ai pollai
LIVORNO – E’ un bombardamento, anche se più che altro mediatico: non c’è porto italiano, piccolo o grande, che in questi tempi non stia annunciando importanti lavori per ricevere dalla prossima stagione turistica più navi da crociera, dando loro migliori fondali, migliori banchine, migliori stazioni di servizio.
[hidepost]Molti di questi annunci sono apparsi anche su queste colonne: da La Spezia a Bari, da Napoli a Civitavecchia, da Piombino a Marina di Carrara – solo per citare i più recenti – i progetti sono tanti. Che preannunciano un 2014 di fuoco per la concorrenza in questo comparto.
Rimane il “buco” di un porto di Livorno che malgrado abbia toccato nel 2012 il record di un milione di passeggeri, sembra incapace di difendere la propria posizione: e nel 2014 potrebbe veder crollare la propria posizione nella classifica dei porti italiani da crociera. Se ne parla da anni, ma la progettata stazione delle crociere sull’Alto Fondale continua ad essere un sogno di carta, condizionato da cento compromessi e da altrettanti ritardi, primo dei quali il trasferimento del terminal Calata Orlando sulla sponda Est della Darsena Toscana. La Porto 2000 è sotto attacco partitico: e se è vero che si imputano al presidente Roberto Piccini scelte sbagliate di concorrenza – ovviamente con ritorsioni – nei confronti dei grandi brokers croceristici – non è che con un eventuale cambio sulla sua poltrona i problemi andrebbero tutti a soluzione. Qui si tratta davvero di risolvere un’emergenza Livorno, lavorando tutti insieme e per una volta cercando di conciliare le strategie del porto con quelle dei pollai. Ma è, al solito, un chiedere troppo?
A.F.
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