OLT, collaudo ok
Già scaricate due navi di GNL con il controllo di sicurezza degli enti – Le procedure
LIVORNO – Prosegue la fase di commissioning dell’impianto della OLT Offshore LNG Toscana, in linea con il programma operativo dell’azienda. A seguito della conclusione con successo della prima operazione di carico di GNL a bordo e con il completamento di tutti i controlli di sicurezza e ambientali, il Terminale ha iniziato l’attività di rigassificazione immettendo, senza alcun problema, gas naturale nella rete di Snam Rete Gas.
È già arrivato un altro carico di GNL – sottolinea la società – proseguendo così il programma di test. Le operazioni sono state eseguite rigorosamente nel rispetto di tutte le prescrizioni ambientali e di sicurezza emanate dalle Autorità competenti (ministero dell’Ambiente, ISPRA, ARPAT, CTR), in ottemperenza alle disposizioni della Capitaneria di Porto. Le attività in corso si stanno svolgendo sotto la continua supervisione anche della Guardia Costiera del Porto di Livorno.
“Le operazioni di commissioning – ha dichiarato Peter Carolan, amministratore delegato della OLT Offshore LNG Toscana – stanno procedendo senza alcun problema sia da un punto di vista tecnico che in termini di sicurezza e ambiente”.
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Peter Carolan
In tema di sicurezza, la società ribadisce che il proprio impianto, così come qualsiasi nave ormeggiata, non subisce gli effetti di eventi come terremoti e tsunami. Lo stesso dicasi per il gasdotto di collegamento.
A tal proposito, può essere opportuno ricordare che in Italia sono presenti 36 mila chilometri di condutture di acciaio per il trasporto del gas che viene importato (circa il 78% del fabbisogno nazionale), anche in zone sismiche. A titolo informativo, possiamo altresì ricordare che il gas e gli idrocarburi pesanti sono trasportati, in condizioni di massima sicurezza, attraverso condutture di acciaio in zone altamente sismiche in tutto il mondo in termini di intensità e frequenza di terremoti, quali Giappone, Turchia e California.
La conclusione del commissioning del Terminale e l’inizio delle operazioni commerciali sono previste per il mese di dicembre, alla fine delle attività di test al momento in corso. A regime, l’impianto avrà una capacità di rigassificazione di 3,75 miliardi di metri cubi l’anno, circa il 4% del fabbisogno nazionale.
Come noto OLT Offshore LNG Toscana è una società partecipata da Gruppo E.ON (46.79%), Gruppo Iren (46.79%), Golar Offshore Toscana Limited (3.73%) e OLT Energy Toscana SpA (2.69%) e nasce con lo scopo di realizzare un Terminale galleggiante di rigassificazione ormeggiato a 22 chilometri al largo delle coste tra Livorno e Pisa. Il Terminale è connesso alla rete nazionale attraverso un gasdotto di 36.5 km realizzato e gestito da Snam Rete Gas, per 29.5 km circa a mare e per i restanti 7 km a terra.
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