Spezia e le crociere
A tutto acceleratore per la stazione passeggeri su calata Paita e il primo bacino dedicato alle navi dei turisti – Cancellare “l’errore del passato”

Lorenzo Forcieri

Luigi Merlo
LA SPEZIA – Oltre cento navi da crociera già ospitate nell’anno in corso, già 155 prenotazioni per il 2014 “con il trend in continua crescita”. Il porto di La Spezia canta vittoria per il nuovo traffico per bocca del suo presidente Lorenzo Forcieri. E respinge al mittente, con qualche ironia, le accuse del collega di Genova Luigi Merlo (“Uno spezzino che si lamenta della crescita del porto di La Spezia?“ chiosa in un’intervista a La Nazione Forcieri) che lamenta una distorsione delle leggi del mercato per l’utilizzo da parte degli spezzini delle strutture dell’arsenale militare. “L’utilizzo del molo Varicella dell’Arsenale? “Nessuna sorpresa: l’apertura della base navale ad usi civili è una rivendicazione storica della città – dice Forcieri – che deve proseguire anche oltre alle crociere, utilizzando gli strumenti previsti dalle vigenti normative, come ad esempio quelli relativi alle permute”.
[hidepost]E a una domanda sull’affondo di Merlo, Forcieri replica: “Mi ha colpito negativamente perché abbiamo sempre lavorato insieme e insieme abbiamo promosso i nostri scali. Quella che Merlo definisce una semplice richiesta di spiegazioni – stigmatizza il presidente spezzino – è in realtà una pugnalata alle spalle, non tanto per me quanto per quella che è anche la sua città”. E ancora: secondo Forcieri Genova e Livorno “si sono avvantaggiate dai ritardi di Spezia sul business delle crociere. Un errore del passato non aver puntato decisamente anche su questo comparto”.
Ma adesso il presidente della Port Authority spezzina è deciso a riguadagnare il tempo perduto. Tutto lo specchio d’acqua del primo bacino del porto, quello tra la calata Paita e la calata Malaspina, “sarà sottratto alle merci e destinato alle crociere”. E così anche il molo Garibaldi, previo allargamento dello stesso per recuperare la destinazione d’uso originaria di location per le merci varie, venuta provvisoriamente meno sul lato di ponente per far posto alle crociere, con l’ampliamento della calata Artom prettamente mercantile. Un progetto che secondo l’Autorità portuale potrebbe consentire di rinunciare anche al ricorso alle banchine militari. Tra i piani di prossima attuazione, c’è anche il dragaggio-bonifica sul molo Garibaldi per arrivare al battente di 13 metri. E adesso l’Authority sta spingendo l’acceleratore sul progetto della stazione marittima vera e propria in calata Paita: ha già chiesto indicazioni alle principali compagnie delle crociere e si sogna “un contenitore di grande attrazione simbolo della storia del golfo, collegato al Museo Navale della Marina e incentrato sulla subacquea, civile e militare”.
In sostanza, La Spezia non dorme sugli allori del porto dei containers ma anche grazie all’esperienza accumulata con le varie edizioni della Festa della Marineria – sempre più importanti e partecipate – vuole recuperare un ruolo storico anche nel settore del turismo navale e nautico. A costo di prendere a gomitate i “vicini” che erano partiti prima di lei e cancellare quell’“errore del passato”…
A.F.
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