“Concordia” le ultime ore: ma Genova ormai è scontata
Il comandante Roma: una scelta operativamente sbagliata che moltiplica i rischi per cinque

Angelo Roma
PIOMBINO – Parafrasando un vecchio film Cult si potrebbe dire: manca un giorno al Giudizio Universale. Dovrebbe infatti essere domani, giovedì 26, la scelta ufficiale del governo – sulla base dell’indicazione ormai acquisita di Costa Crociere di portare a Genova la Concordia – che definirà la “bocciatura” di Piombino. Un “niet” al porto più vicino – un solo giorno di navigazione a ridosso contro almeno 5 in giro per l’arcipelago e l’alto Tirreno – malgrado lo Stato abbia investito su Piombino oltre 100 milioni e abbia illuso il porto, le sue maestranze e l’intera Toscana per mesi e mesi sulla compensazione del guaio causato dal naufragio.
[hidepost]Mentre si preparano le argomentazioni con le quali il governo darà quasi certamente la benedizione al risiko voluto da Costa Crociere, Titan-Micoperi continua le operazioni per preparare il rigalleggiamento. Sono in fase di rimozione i tubolari dell’ultima piattaforma (la n.1) e stanno per essere completate le istallazioni degli ultimi tre sponsons sul lato di dritta. E’ stato anche completato il pompaggio del primo ciclo delle acque interne del volume denominato DC-14 previsto dal piano di gestione delle acque interne al relitto. Stanno lavorando complessivamente all’operazione Concordia 362 persone di cui 266 a terra.
Le operazioni tecniche sono però passate in secondo piano rispetto alle valutazioni sulla scelta di mandare in giro per 5 giorni il relitto della Concordia a rimorchio nell’arcipelago. “Operativamente parlando – sottolinea Angelo Roma, consulente della Regione Toscana e già presidente della Toremar – la scelta di Genova è sbagliata: il rischio che qualcosa possa accadere durante il lungo trasferimento aumenta di cinque volte rispetto a Piombino”.
Al comandante Roma abbiamo anche chiesto se a suo parere la scelta di Genova fosse già stata fatta mesi fa, o addirittura poco dopo il naufragio. “Dalle ultime affermazioni del commissario ad acta Gabrielli circa le scelte, compresa quella che a prendere in giro Piombino sarebbe stato chi per sei mesi ha fatto promesse ma poi ha ottenuto un provvedimento impraticabile, sembrerebbe che Genova fosse stata scelta già da molto tempo”.
Da parte sua la Regione Toscana continua a promettere guerra sulla scelta Genova. Ma ad oggi l’unica azione concreta è stata la platonica piccola crociera sul Phalesia del Pd toscano, che è servita a poco anche sul piano mediatico…
A.F.
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